Ti ho persa un mese fa…immobile dentro una sterilità infetta dal profumo acre, aculei che infierivano su una non vita…tristemente consapevole di un non ritorno. Freddo e razionale il mio istinto di strappare ciò che poteva solo rinviare l’inevitabile. Ho lottato con me stessa e con l’ipocrisia della rianimazione senza un senso a prescindere… nel buio la mia rabbia è esplosa nell’impotenza. Contro un vuoto legislativo che sopprime la dignità. Infine la resa e la libertà.
Non riuscivo a metter giù con le parole lo sdegno, ma anche la tenerezza con la quale mi sforzavo di raccontare al respiratore le mie giornate…Eri li , stante tutto, stante la mia insufficienza…fredde manette mi solcavano i polsi ed i pensieri. Infine la resa…infine il volo di un gabbiano che si libra nel volo… un lama che squarcia l'azzurro… oggi ho smesso di pormi domande, sapendoti finalmente affrancata… Ho steso un filo di trucco sul tuo viso, cercando tristemente di cancellare il male inflitto Oltre.
Oltre la dignità di una persona… calpestata e violata sino allo spasmo nel mio sentire. Nel lugubre mi scivola sopra un odore di morte che non voglio detergere… Nella remota illusione o nella falsa speranza che un giorno tutto ciò concluda l’ eventualità di ulteriori, inutili repliche.
Poche, integre… le parole infarcite di rancore in nome di un rispetto che per legge è ancora negato. La mia prossima sbornia sarà solo per te! Elsa
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Molto personale, nessuna compassione... non sarebbe quello il messagio!!!
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QUESTO BLOG RIVENDICA LA LIBERTA' DI SCELTA DAVANTI ALLA NON VITA.
ELSA.