martedì 31 marzo 2009
dedicata...
domenica 29 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
oggi...
Ci sono colori capaci di pitturarTi dentro
ci sono rumori che riescono a farTi sentire casa
Ci sono aromi che porteresTi sempre con te.
Oggi il cielo serba in dono il dolce
oggi il mare corre e scivola sulla sua riva
oggi Ti ho respirato e i miei capelli sapevano di sale.
domenica 22 marzo 2009
good night...
Avvolgo me stessa fra le lenzuola nuove di flanella, mi stendo sul divano. Ascolto nel silenzio il vociare dei bimbi che abitano di fianco a me. Sorrido e vorrei avere in quell’attimo le loro energie. Squilla il cellulare… cazzo ho dimenticato di spegnerlo!!! Evito di rispondere. Non oggi, time out.
venerdì 20 marzo 2009
da Evin la voce di Mir Sayafi...
giovedì 19 marzo 2009
ma non adesso...
lunedì 16 marzo 2009
The ghost of Tom Joad...
Il Fantasma di Tom Joad
Uomini che camminano lungo i binari
Vanno in un posto dal quale non c'è ritorno
Gli elicotteri della polizia stradale arrivano da dietro la collina
Zuppa calda sul fuoco da campo sotto il ponte
La fila per il ricovero arriva oltre l'angolo
Benvenuti nel nuovo ordine mondiale
Le famiglie dormono nelle loro macchine nel Sudovest
Niente casa niente lavoro niente pace niente riposo
L'autostrada è viva stanotte
Ma nessuno persuade nessuno di come andrà a finire
Sono seduto qui alla luce del fuoco da campo
E sto cercando il fantasma di Tom Joad
Tirò fuori il suo libro di preghiere dal bagaglio su cui dormiva
Il reverendo accende un mozzicone e fa un tiro
In attesa del giorno in cui gli ultimi saranno i primi e i primi saranno ultimi
In una scatola di cartone sotto il cavalcavia
Hai un biglietto di sola andata per la terra promessa
Hai un buco nella pancia e una pistola in mano
E dormi su un cuscino di dura roccia
Ti Lavi nell'acquedotto cittadino
L'autostrada è viva stanotte
Dove sia diretta tutti già lo sanno
Sono seduto qui alla luce del fuoco da campo
E aspetto il fantasma di Tom Joad
Adesso Tom dice "Mamma, dovunque c'è un poliziotto che picchia un ragazzo
Dovunque c'è un neonato affamato che piange
Dove c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria
Cercami mamma, io sarò lì
Dovunque c'è qualcuno che combatte per un posto in cui stare
O per un lavoro decente o per una mano d'aiuto
Dovunque qualcuno lotta per ottenere la libertà
Guarda nei loro occhi, mamma, e vedrai me
Bene l'autostrada è viva stanotte
Ma nessuno persuade nessuno di come andrà a finire
Sono seduto qui alla luce del fuoco da campo
Con il fantasma del vecchio Tom Joad
sabato 14 marzo 2009
Tibet, anniversario all'insegna della repressione...
domenica 8 marzo 2009
aung san suu kyi...
no alle centrali nucleari in sardegna, no alle centrali nucleari in italia...
domenica 1 marzo 2009
ciondolo scalza...
Quella mattina persi l’ennesima battaglia con la mia inseparabile compagna di lotte… la sveglia!!!
Erano le sette, mi recai in cucina e mi preparai il più velenoso dei caffè… Squillò il telefono, vista l’ora… rispondo con voce incerta, era la figlia dei fiori… Sorrido e sono felice di sentirla. Avrei mille domande da farle… ma non ne ho il tempo. Mi chiede come sto, mi dice che sta benone.Mi chiede di Marco, le chiedo perché non lo chiama, mi dice che è una storia lunga... mi chiede di salutarlo per lei. A presto… riesco a pronunciare piano due parole. Allora quella di Rachele non era stata una fuga… ma la reale volontà di staccare con tutto per un po’. Chiamo Marco, gli spiego… rimane turbato. Io conoscevo Rachele e sapevo che nella vita non avrebbe permesso a nessuno di mettere in discussione il suo volere. Sapevo della sua immensa bontà, ma in amore era da tempo che non apriva il suo mondo. Forse non era arrivato il momento neppure con Marco. Mi sorprese una cosa però, era la seconda volta che andava in montagna in pochi mesi… non osai andare oltre con il pensiero. Basta vagabondare con la mente. Non oggi, l’alba sulla panchina mi aveva temprato almeno per un po’… Spesso facevo un passo avanti per poi trovarmi due passi indietro. Ho sempre pensato prima agli altri piuttosto che a me, non sono mai stata un egoista e al denaro non ho mai dato tanta importanza… i miei valori sono sempre stati altri. Forse è per questo motivo che l’altra notte i grilli cantavano sui miei pensieri. Avverto il bisogno fisico di sbattermi sul lavoro. Non volevo dar modo alle mente di valicare oltre. La mia era una fuga. Si può scappare in tanti modi senza che nessuno se ne accorga, essendo fisicamente presenti, basta essere consapevoli e non ipocriti. Non volevo soffermarmi su me stessa… ho finito tardissimo tutte le sere e fuori dal lavoro sono stata spesso al campo rom. I bimbi seguono la scuola con profitto e aspettano l’estate per tuffarsi in acqua. In effetti questo freddo inizia a stremare anche me. Il mare ha un colore tremendamente azzurro iceberg, l’idea di un immersione mi sfiora appena. Avevo programmato un week and all’insegna dell’ozio… tenere tutto in standby. Il video citofono si illumina. Sono le tre del pomeriggio… ciondolo scalza dentro ai miei jeans fra punti di vista e cose inutili, con i capelli sistemati in un rigoroso disordine. Suonano ancora con insistenza… è Marco. Gli corro incontro, mi afferra e mi solleva, le mie gambe gli cingono i fianchi. All’improvviso la carica di una mandria di bufali… in seguito il caldo della savana. La mia irrequietezza impediva una qualsiasi direzione… deriva gioiosa perché alquanto inattesa.
Ritrovo il mio sguardo calmo, olimpico, profondo, capace di ipnotizzare anche me stessa. Mi commuove un sospiro, ritrovo l’essenza, tengo stretta la mia conchiglia e sorrido nell’attimo in cui ho quel che desideravo... La libertà da un sentire asettico e pragmatico… da tutto ciò che non mi appartiene. Il suo respiro mi naviga dentro, leggero mi marca stretta, le mie mani solcano il suo mare… ora lentamente, adesso in profondità. Sussurra il mio nome, ancora e ancora... mentre disegno sulla sua pelle la volontà di crederci, trasuda un' emotività nuova capace di sedurre, eccitare e forse amare. Londra era distante... altrove l'umido del Tamigi.