"Sa die de sa Sardigna, il Giorno della Sardegna in limba, è la festa del popolo sardo. Riconosciuta dal Consiglio Regionale il 14 settembre 1993, vuole ricordare i "Vespri Sardi", l'insurrezione del 28 aprile 1794 che costrinse alla fuga da Cagliari il viceré Balbiano, in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell'allora autonomo Regno di Sardegna per il riconoscimento dei diritti di cui i sardi avevano goduto per secoli, le leggi fondamentali del Regno, per riservare ai Sardi le cariche pubbliche, un Consiglio di Stato a Cagliari, vicino alla sede del Viceré e l'istituzione a Torino di un Ministero per gli affari della Sardegna. " ( fonte Wichipedia)
Ci sono momenti così… attimi che sono unici. Questo è solo un fermo-immagine, ma parla e dice tanto… trovarsi in questa dimensione è sublime. Fra mare e cielo solo il vento… un corpo scivola piano laddove rinasce ancora una volta. Laddove il tempo smarrisce un senso… io ritrovo l’essenza. Ciò che diventa sostanza rimuove l'inutile... Un sentire libero e mai per caso... consapevole del dono.
Elsa
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pss la mia pazienza è finita... continua a piovere!!! Devo chiamare grande kapo sciamano... da noi non è desertificazione ma glaciazione-alluvione!!! Ci han preso per il culo anche sta volta... MAH
L’acqua che piove dal cielo ha una strana forma… sembra costretta. Temporali tanto improvvisi quanto violenti squarciano il cielo. Il mio vicino di casa, imperterrito, da sei mesi ormai, trapana casa! Mi chiedo se non stia edificando la terza camera del " primo" piano casa. Cazzarola l'avranno avvisato che quel piano casa è stato sostituito con un altro??? Il digitale terrestre… una minkiata colossale sull’isola !!! Quando il vento fotte il sale, spariscono tutti i canali e inesorabilmente bisogna ri-sintonizzare il tutto… due palle! Tutto ciò capita spesso... quindi sovente rinuncio mio malgrado alla megalomania che il primo ministro, di chissà quale paese, tesse e cuce per poi disfare...
Mi viene in mente una certa Penelope… quella di pazienza ne aveva tanta… Io inizio a finir le scorte.
I cubetti di ghiaccio vengono giù inaspettati… mi chiedo quale avvisaglia possa essere questa! In questi giorni ci hanno detto tante volte che i fenomeni sismici e le alluvioni sono eventi non prevedibili… Nutro fortissimi dubbi su questa ipotesi. Gli anziani del posto non ricordano un annata tanto piovosa in vita loro. A Capo Terra gli alluvionati avrebbero tanto da dire a riguardo. Bontà dei governanti, ad un solo anno dal disastro, arrivano le prime concessioni edilizie, su un territorio a grave rischio tutt’oggi!!! Ma ci si prepara per il G8 di Luglio… cazzo che evento !!! L’isola sarà esportata… Gheddafi, dormirà in una tenda… non Vi dico il casino per accontentarlo. Gli imprenditori sardi che da questo evento avrebbero dovuto avere un incremento di lavoro, sono stati beffati da impresari importati sull’isola. Io mi domando perché sulla carta stampata nazionale, tutto questo non si scriva… WHYYY
Elsa
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(ps dedico queste poche righe agli amici abruzzesi... il mio cuore è sempre stato con loro, ma troppo era il dolore per riuscir a scrivere qualcosa senza pensare di sbagliare).
La pioggia fotte il sale... piano continua a cadere... vorrei fermarla, ma non posso. Forse alle volte neppure lo voglio. Ti vengo incontro ancora una volta...
Io vivo male ciò che non si tange per ragioni che non comprendo... Fa nulla, la pioggia fotta pure il sale...
A puttane le spiegazioni di un mondo intero, insieme alle ipocrisie palesi di prediche stolte... La tua salsedine mi impregna le labbra... Una sensazione da orgasmo plurimo aggravato. Finalmente ti sorrido... anzi rido.
La mia conchiglia ti penetra giù in profondità... laddove si riesce a vederla, laddove è difficile trattenere il respiro. Io questo lo so bene...
Apro gli occhi... tenui le sfumature, delicata la sua movenza... sul cuscino un biglietto di Marco.
" non so cosa sia, ma so che mi piace... come i ricordi d'infanzia, my darling lasciati andare. Il tuo mare calmo è bellissimo, ma anche le tue onde lo sono. Buongiorno. Marco"
* La porta a rete sbatte Il vestito di Mary svolazza Come una visione lei danza sotto la veranda Mentre la radio suona Roy Orbison canta per quelli che si sentono soli Io sono tra quelli e tutto ciò che voglio sei tu Non rimandarmi a casa Non posso proprio rivedermici da solo Non tornare dentro di corsa Tesoro, lo sai perché sono qui Ed è per questo che sei spaventata e pensi Che forse non abbiamo più l'età per certe cose Dammi un po di fiducia, c'è magia in questa notte Non sei una bellezza, ma a me vai bene così Oh e per me va tutto bene così Puoi nasconderti sotto le coperte A rimuginare i tuoi dolori Mettere una croce sui tuoi vecchi amori Disperdere rose nella pioggia Sprecare la tua estate pregando inutilmente Che da queste strade si levi un redentore Bene , io non sono un eroe Questo lo sanno tutti E l'unica redenzione che ti posso offrire, ragazza Sta sotto questo sporco cofano (della macchina) Con una possibilità di renderlo in qualche modo migliore Ehi, cos'altro ci rimane da fare Se non tirare giù il finestrino E lasciare che il vento spinga Indietro i tuoi capelli La notte è tutta per noi Questa strada a due corsie ci porterà ovunque vogliamo Abbiamo un'ultima possibilità per avverare i nostri sogni Per scambiare con delle buone ruote le nostre ali Salta su Il Paradiso ci aspetta lungo il percorso Dai, prendi la mia mano Stanotte cercheremo di raggiungere la terra promessa Thunder Road, Thunder Road Thunder Road Là fuori in attesa come un killer sotto il sole Ehi, lo so che è tardi ma possiamo farcela se corriamo Thunder Road, siediti bene e tieniti forte Thunder Road
Bene, ho preso questa chitarra E ho imparato a farla parlare La mia macchina è là dietro Se sei pronta ad iniziare questo lungo viaggio Dalla tua veranda al mio sedile anteriore La portiera è aperta ma la corsa non è gratis E so che ti senti malinconica Per le parole che non ti ho detto Ma stanotte saremo liberi Tutte le promesse saranno rotte C'erano spettri negli occhi di tutti i ragazzi che hai lasciato Adesso tormentano questa polverosa strada di costiera Nelle carcasse bruciate di vecchie Chevrolet
Gridano forte il tuo nome nella strada di notte La tua toga universitaria è a pezzi ai loro piedi E nella fredda solitudine che precede l'alba Senti i loro motori rombare Ma quando ti affacci sulla veranda si sono già dileguati Nel vento, perciò Mary salta dentro E' una città piena di perdenti E io me ne sto andando per vincere
Oggi il sole mostra se stesso non vedeva l'ora... terribilmente vanesio mentre penetra il mare con lame di luce e calore. Alice non dorme, ma si sveglia sempre nei momenti sbagliati, ti bacio, ti annuso, ti respiro nettare che sazia... Elsa