A piedi nudi mi ritrovai a vagabondare fra la mente ed il cuore… disorientata fissavo un vuoto colmo di me.
Flashback...
L’ auto costeggia il mare… arrivò l’ora dell’aperitivo. Ero fortemente a disagio, ma cercavo di nasconderlo come un personaggio in cerca del suo autore. Ci sedemmo, bevemmo… solo nell’istante in cui sollevai il mio bicchiere lo guardai negli occhi. Fulminata ed incenerita sul mio lido. Fu una frazione di tempo quasi impercettibile… ma tanto bastò. Sentivo il suo sguardo penetrarmi… non feci in tempo a chiedermi cosa lo avesse colpito di me, o forse non volli...
Pagò il conto e fummo ancora sulla sua auto… Cercai di poggiare la mia borsa, quando sentii il calore della sua mano sul mio profilo…mi voltai… piano iniziò a baciare il mio viso, piano baciai il suo… i baci divennero intensi tanto da stordirci piacevolmente. Sentivo in lui una passione che piano divenne mia.
Dovevo rientrare in ufficio… mi aspettava un’agenda fitta di impegni. Mentre mi riportava alle origini teneva stretta, quasi come in un morsa, la mia mano, non la lasciava neppure per il cambio marce… Cercai di rendergli il compito più semplice sfilando la mano, la riprese e mi disse che non poteva guidare senza sentire il mio contatto… mi piaceva, scivolavo in un vortice di partecipazione che mi rendeva insicura ma volitiva. Accostò un ultima volta… mi baciò ancora e poi ancora ed io con le mie dita toccavo le sue labbra… scivolavano laddove a lui piaceva, laddove a me piaceva sentirlo.
Al bivio avevo scelto di salire su quel treno... sentivo il suo profumo a prescindere da qualsiasi cosa facessi quella sera.
Flashback...
".... a piedi nudi mi ritrovai a vagabondare fra la mente ed il cuore, disorientata fissavo un vuoto colmo di me. "
Elsa
Flashback...
"Posso avere il piacere di offrirle un aperitivo…
Le Ducal… fra un ora sarò li ad aspettarla.”
Le Ducal… fra un ora sarò li ad aspettarla.”
L’ auto costeggia il mare… arrivò l’ora dell’aperitivo. Ero fortemente a disagio, ma cercavo di nasconderlo come un personaggio in cerca del suo autore. Ci sedemmo, bevemmo… solo nell’istante in cui sollevai il mio bicchiere lo guardai negli occhi. Fulminata ed incenerita sul mio lido. Fu una frazione di tempo quasi impercettibile… ma tanto bastò. Sentivo il suo sguardo penetrarmi… non feci in tempo a chiedermi cosa lo avesse colpito di me, o forse non volli...
Pagò il conto e fummo ancora sulla sua auto… Cercai di poggiare la mia borsa, quando sentii il calore della sua mano sul mio profilo…mi voltai… piano iniziò a baciare il mio viso, piano baciai il suo… i baci divennero intensi tanto da stordirci piacevolmente. Sentivo in lui una passione che piano divenne mia.
Dovevo rientrare in ufficio… mi aspettava un’agenda fitta di impegni. Mentre mi riportava alle origini teneva stretta, quasi come in un morsa, la mia mano, non la lasciava neppure per il cambio marce… Cercai di rendergli il compito più semplice sfilando la mano, la riprese e mi disse che non poteva guidare senza sentire il mio contatto… mi piaceva, scivolavo in un vortice di partecipazione che mi rendeva insicura ma volitiva. Accostò un ultima volta… mi baciò ancora e poi ancora ed io con le mie dita toccavo le sue labbra… scivolavano laddove a lui piaceva, laddove a me piaceva sentirlo.
Al bivio avevo scelto di salire su quel treno... sentivo il suo profumo a prescindere da qualsiasi cosa facessi quella sera.
Dopo il lavoro tornai a casa con l'espressione di un ebete... scalza, quasi leggera, quasi leggiadra.
Finalmente... in me era forte il desiderio di salpare.
Rachele sarebbe ritornata per il week and... le sue essenze già profumavano l'aria...
Flashback...
".... a piedi nudi mi ritrovai a vagabondare fra la mente ed il cuore, disorientata fissavo un vuoto colmo di me. "
Elsa