mercoledì 13 giugno 2012


Sono stanca di misurarmi con lo spread ogni giorno,
sono stanca dei partiti e dei loro volti sempre uguali,
sono stanca delle parole parole e parole...
sono stanca di chi ha troppo e di chi ha nulla,
non sopporto più gli ipocriti che iniziano ad essere troppi,
...
non sopporto più nulla riguardo la palese Verità che mi circonda,
Se dar tormento all'anima vuol dire questo...
La mia è incazzata NERA.

lunedì 28 maggio 2012

un salto nel Tempo... Elsa

Quando ero piccola frequentavo l'oratorio dei Salesiani,da loro praticavo il basket, andavo regolarmente a vedere i films nella sala cinema,e non disdegnavo la sala giochi...
La domenica ascoltavo la messa,ricordo che la confessione non era il mio forte,ma non avevo grandi peccati da svelare.
Ricordo con simpatia i parroci di allora,nei miei confronti nessuna forzatura...Il catechismo era come ascoltare una favola,parole semplici e gesti cortesi...
Eravamo bambini e volevamo bene a padre Ernesto.
Era una mia scelta.
Le cose cambiarono mentre frequentavo l'ultimo anno del liceo...
Si alternarono le figure con il saio, ad altre con l'abito.
Mi proposi di fare la catechista... non sapevo che questo mi avrebbe irrimediabilmente allontanato la quel mondo.
I Bimbi che mi furono affidati erano splendidi ed io mi sentivo Bimba con Essi,
una in particolare ... si chiamava Zaira, serbo ancora una sua foto.
Lei era diversa, lei era speciale... lei amava starmi seduta sul grembo e adorava le coccole.
Lei le pretendeva ed io ero li...
Raccontavo loro la favola mentre osservavano la piccola Zaira carezzarmi il viso.
Avrei voluto portarla a casa, lavarla, vestirla... regalarle i miei giocattoli di Bimba.
Qualcuno si accorse che pativo questa situazione, avrei potuto andare Oltre.
Fui convocata per una lezione di catechismo da " grandi " affinchè venisse trasmessa ai Piccoli...
Non mi piacque il tono, le parole e la lezione.
Non capii il motivo di quel cambiamento repentino, ma compresi che non lo gradivo affatto..
Dovevo limitarmi a stare in cattedra ad impartire parole che neppure io afferravo e ancor meno approvavo.
Forse era la nuova catechesi...
Pensai che non era il giusto modo con i Bimbi, quanto meno che io non ne sarei stata capace perchè non condividevo.
Usai il medesimo Tono per comunicare al parroco il mio saluto risolutivo a tutto questo.
Avevo 17 anni e fuggivo il cambiamento e le regole che con me non furono tali.
Porto dentro il mio cuore la piccola Zaira, oggi spero sia una Donna felice... Elsa

sabato 12 maggio 2012

ombra...

Era una timida luce,
algida nel suo colore...
La mia ombra sfumata su tela d'asfalto,
brilla ed ebbra di luce riflessa... Elsa

martedì 8 maggio 2012

Sarda a prescindere...

Prima di essere Italiana...
io sono Sarda, ma disconosco sia i palazzi romani che quelli regionali servili ed incapaci in ogni dove.
Condanno il manifestato ossequio e la sottomissione dei Sardi o quanto meno di quelli che si spacciano per tali. Vivo su un Isola con i conti in rosso, in perenne contrasto con lo Stato Italiano, che forse grazie alle ruffianerie di taluni dimentica il grosso debito che ha con NOI.
... Inizio con le servitù militari per finire con il catrame sulle spiagge.
... il resto sta nel mezzo.
Elsa

lunedì 7 maggio 2012

era Amore...

Accompagnavo sempre mia Zia nel suo pellegrinaggio al cimitero,
stante la mia insufficienza di Bimba...
Il rituale era sempre lo stesso, lei rigorosamente vestita di nero e claudicante a causa di una sciatalgia, sistemava i fiori...
Io cercavo di capire una logica parentale che non sentivo mia.
Solo molti anni dopo potei comprendere.
... Rubavo sempre un fiore e cercavo mia Nonna...
non potevo sapere che non l'avrei mai trovata.
Conoscevo a memoria il nome dei defunti, ma al contrario disconoscevo il vuoto che Lei sentiva...
Tiu Bainzu Marrass era l'eroe della guerra,
sepolto nella nuda terra... la sua croce di legno mi parlava più del gelido granito.
Tiu Bainzu era il fratello di mia nonna, Angheledda Marras...
Rimasi per molto tempo con il mio fiore fra le mani, sapeva di buono ed era sempre bianco.
Sollevavo lo sguardo verso i cipressi così alti...così fieri, li ascoltavo mentre parlavano con l vento.
Ero decisamente piccola e amavo quel luogo diverso da altri. Si dice che ad un Bimbo basta poco per gioire... E' vero.
Era l'amore che percepivo ma che non conoscevo... Elsa

lunedì 2 aprile 2012

sabato 17 marzo 2012

venerdì 2 marzo 2012

riluce...

... il mio mare dentro...

mercoledì 15 febbraio 2012

sono libera...


Io detesto, ho detto detesto e riscrivo detesto le regole prefissate,
le cose scontate, le tempistiche pernottate...
Ho cercato per una vita di combatterle e sono ancora qui oggi, in un momento di stanchezza e vari problemi che asfissiano la mia vita a dover ancora dedicare pazienza, nervi e delusione a questo dannato aspetto.
La sregolatezza delle folate di vento e dei sorrisi che niente e nessuno deve provare a regolamentare in schemi rigidi e stupidi, devono essere cio' che muove le emozioni legate all'amore...
Amare vuole dire essere liberi, non rinchiudersi dentro a un perimetro fatto di scadenze da rispettare... Io sono libera.
Elsa

La sera cala come un manto scuro su tutto cio' che vive,
porta una sottile percezione di mistero, di voglia di allungare lo sguardo oltre la soglia del visibile per poter vedere cosa nasconde l'oscurità.
Assomiglia ai movimenti impercettibili ma tanto determinanti del cuore, che inizia a battere piu' forte proprio quando mai ce lo aspetteremmo... ci sentiamo addosso quel prezioso ed unico dono d'ali capace di portarci a delle quote irragiungibili,
ma non per noi... sentiamo che tutto quello che prima ci sembrava un dettaglio privo di interesse, acquista come per una strana indefinita magia un valore, un'anima, un colore del cui valore mai ci eravamo resi conto, schiacciati dal ripetersi quasi monotono dei giorni quasi sempre capaci di riempirci la mente e l'anima di stanchezza anche quando un motivo per giustificare tanta stanchezza non c'era...
Quel cuore che ci ha fatto sanguinare dopo averci fatto sognare, che ci ha fatto disperare dopo averci illusi che forse poteva avere ragione... quel cuore che sempre, nonostante le nostre convinte e studiate resistenze, riuscirà alla fine a riempirci di quelle emozioni che sono e sempre resteranno il motore del nostro vivere...
Perchè vivere è amare, e amare è vivere... e io vivo.
Elsa