Quando ero piccola frequentavo l'oratorio dei Salesiani,da loro praticavo il basket, andavo regolarmente a vedere i films nella sala cinema,e non disdegnavo la sala giochi...
La domenica ascoltavo la messa,ricordo che la confessione non era il mio forte,ma non avevo grandi peccati da svelare.
Ricordo con simpatia i parroci di allora,nei miei confronti nessuna forzatura...Il catechismo era come ascoltare una favola,parole semplici e gesti cortesi...
Eravamo bambini e volevamo bene a padre Ernesto.
Era una mia scelta.
Le cose cambiarono mentre frequentavo l'ultimo anno del liceo...
Si alternarono le figure con il saio, ad altre con l'abito.
Mi proposi di fare la catechista... non sapevo che questo mi avrebbe irrimediabilmente allontanato la quel mondo.
I Bimbi che mi furono affidati erano splendidi ed io mi sentivo Bimba con Essi,
una in particolare ... si chiamava Zaira, serbo ancora una sua foto.
Lei era diversa, lei era speciale... lei amava starmi seduta sul grembo e adorava le coccole.
Lei le pretendeva ed io ero li...
Raccontavo loro la favola mentre osservavano la piccola Zaira carezzarmi il viso.
Avrei voluto portarla a casa, lavarla, vestirla... regalarle i miei giocattoli di Bimba.
Qualcuno si accorse che pativo questa situazione, avrei potuto andare Oltre.
Fui convocata per una lezione di catechismo da " grandi " affinchè venisse trasmessa ai Piccoli...
Non mi piacque il tono, le parole e la lezione.
Non capii il motivo di quel cambiamento repentino, ma compresi che non lo gradivo affatto..
Dovevo limitarmi a stare in cattedra ad impartire parole che neppure io afferravo e ancor meno approvavo.
Forse era la nuova catechesi...
Pensai che non era il giusto modo con i Bimbi, quanto meno che io non ne sarei stata capace perchè non condividevo.
Usai il medesimo Tono per comunicare al parroco il mio saluto risolutivo a tutto questo.
Avevo 17 anni e fuggivo il cambiamento e le regole che con me non furono tali.
Porto dentro il mio cuore la piccola Zaira, oggi spero sia una Donna felice... Elsa