Dietro le sbarre
due occhi marroni di un bambino
smarriti
guardando il suo gemello
là, che giaceva sulla terra
con gli occhi stranamente azzurri
due pezzi di cielo
il boia l'aveva piantato
mentre
la terra cavalcava il cielo
e scendeva insieme alle goccia di pioggia
pieno di fumo e cenere
che odorava di carne umana
Ti prego Dio, mormorò il bambino
cercandolo lassù dove doveva essere il cielo
mentre la notte calò buia
senza stelle e speranza
e il bambino capì
che Dio si nascondeva
terrorizzato
dalla pazzia umana... Suzana Kuqi
6 commenti:
io non so se il mio Dio si fosse distratto...
sono certa della bestialità Umana.
Elsa
Credo sia ora di finirla di dar la colpa al buon DIO.... Se veramente esiste un Dio ... credo abbia chiuso gli occhi da tanto tempo... proprio per non vedere la (bestialità) umana che lui ha voluto salvare.
Io con i miei tanti anni ho visto da bambino penzolare impiccato un innocente per tre giorni, E sapevano che era innocente, dovevano dimostrare, se c'era bisogno, quanto erano crudeli i nazisti.
Cara Elsa, hai trovato una poesia molto dolorosa per ricordare la bestialità del male.
Ti abbraccio,
Lara
Questo blog è il tuo posto,e ci ritorni perchè non scordi la tua anima.La tua anima formata da mille gocce di rugiada che si posano delicamnte nele coscienze di chi legge.
Questa volta non era una falsa partenza. Bentornata Elsa nel tuo angolo della poesia che tocca sempre il cuore e l'anima di chi si ostina a rifiutare la bestialità umana
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