di Francesca Capelli - pubblicato da Newton .
"Le bugie vitali sono l'equivalente psicologico delle endorfine, sostanze prodotte dal nostro corpo in situazioni di stress, che agiscono come anestetici naturali del cervello, danno un senso di euforia e riducono la percezione del dolore. Secondo Goleman, qualcosa di simile succede anche alla nostra attenzione, dotata di filtri per selezionare la realtà e farne arrivare alla coscienza solo una parte. Questi meccanismi ci proteggono da informazioni troppo disturbanti e traumatiche, che la nostra mente cancella o seppellisce nell'inconscio, impedendoci di diventarne consapevoli. Non si tratta di eventi che fingiamo di ignorare, ma di veri "buchi" nella coscienza.
La bugia vitale non funziona solo a livello del singolo individuo. Intere famiglie, gruppi o sistemi sociali mettono in atto meccanismi di selezione delle informazioni, ignorando quelle potenzialmente destabilizzanti. Non bisogna quindi stupirsi se le violenze in famiglia vengono commesse per anni sotto lo sguardo di tutti prima di essere denunciate. E si può interpretare in questa chiave il fatto che, durante il nazismo, buona parte dei tedeschi negassero, in perfetta buona fede, quello che avveniva nei lager. L'autoinganno è dunque un baratto con il quale accettiamo un calo dell'attenzione in cambio del sollievo dall'ansia e dallo stress. Ma c'è un prezzo da pagare per tutto questo: la mancanza di consapevolezza. Se dunque una modica quantità di illusione può essere benefica, è altrettanto vero che ignorare i problemi ci impedisce di risolverli. Perché non possiamo cambiare ciò che non vediamo. L'antropologo e psicologo statunitense Gregory Bateson sosteneva che "esiste sempre un valore ottimale oltre il quale ogni cosa diviene tossica: l'ossigeno, il sonno, la psicoterapia e la filosofia. Qualsiasi variabile biologica ha bisogno di equilibrio". Lo stesso vale per la sincerità e l'inganno. In qualche punto tra i due poli di comportamento - vivere una vita di bugie e dire sempre la pura verità - c'è il sentiero giusto che conduce al benessere e assicura la sopravvivenza".
Non male... interessante... provocatorio tanto... Elsa
"Le bugie vitali sono l'equivalente psicologico delle endorfine, sostanze prodotte dal nostro corpo in situazioni di stress, che agiscono come anestetici naturali del cervello, danno un senso di euforia e riducono la percezione del dolore. Secondo Goleman, qualcosa di simile succede anche alla nostra attenzione, dotata di filtri per selezionare la realtà e farne arrivare alla coscienza solo una parte. Questi meccanismi ci proteggono da informazioni troppo disturbanti e traumatiche, che la nostra mente cancella o seppellisce nell'inconscio, impedendoci di diventarne consapevoli. Non si tratta di eventi che fingiamo di ignorare, ma di veri "buchi" nella coscienza.
La bugia vitale non funziona solo a livello del singolo individuo. Intere famiglie, gruppi o sistemi sociali mettono in atto meccanismi di selezione delle informazioni, ignorando quelle potenzialmente destabilizzanti. Non bisogna quindi stupirsi se le violenze in famiglia vengono commesse per anni sotto lo sguardo di tutti prima di essere denunciate. E si può interpretare in questa chiave il fatto che, durante il nazismo, buona parte dei tedeschi negassero, in perfetta buona fede, quello che avveniva nei lager. L'autoinganno è dunque un baratto con il quale accettiamo un calo dell'attenzione in cambio del sollievo dall'ansia e dallo stress. Ma c'è un prezzo da pagare per tutto questo: la mancanza di consapevolezza. Se dunque una modica quantità di illusione può essere benefica, è altrettanto vero che ignorare i problemi ci impedisce di risolverli. Perché non possiamo cambiare ciò che non vediamo. L'antropologo e psicologo statunitense Gregory Bateson sosteneva che "esiste sempre un valore ottimale oltre il quale ogni cosa diviene tossica: l'ossigeno, il sonno, la psicoterapia e la filosofia. Qualsiasi variabile biologica ha bisogno di equilibrio". Lo stesso vale per la sincerità e l'inganno. In qualche punto tra i due poli di comportamento - vivere una vita di bugie e dire sempre la pura verità - c'è il sentiero giusto che conduce al benessere e assicura la sopravvivenza".
Non male... interessante... provocatorio tanto... Elsa
14 commenti:
in questa immagine tutto lo stress e niente formalità. Dai Miei che non mi vedevano da mesi...sono stata contenta di stare un pò con loro, ma alle volte voltavo le spalle in direzione "ostinata e contraria"... bugia a fin di bene?
( foto scattata da mio fratello)
"la menzogna è tale e quale all' infedeltà, per questo cado dentro al cielo con il mio ombellico nero!"
Marta Sui Tubi....te lu consiglio sono a tratti geniali, poi magari mi dirai.
p.s. si interessante.
cos'è per te essere fedele?
non dire bugie...:)
o viceversa...
io credo che al mondo ci siano tanti individui che predicando altro, della bugia facciano una neccessità. Oppure anche ostentando una morale mentono spudoratamente.
Io non sono fra quelle, forse solo perchè ho una cattiva memoria...:)
Ma attenzione ciò non significa che in alcuni casi mentire non possa essere una soluzione...Non so...
Ma chi di noi non ne ha mai dette????????? :))))))))
Argomento tosto, difficile, delicato...
Ci sono confini sottili tra reale e immaginario, così come tra vero e falso...
Ci sono situazioni enormi pesanti difficili e molto spesso si rifugge alla realtà per sopravvivenza, per paura, perchè soli, perchè tremolanti come pulcini spauriti...
Non mi sento di aggiungere di più, ciao sorre :)
non è semplice...ciao :)
condivido la citazione che ho fatto, essere fedeli è essere ciò che si è, e mentire equivale a tradire, anche se stessi. ovviamente ho detto e dirò bugie, ma credo che il fatto di dirle a fin di bene troppo spesso è usata come scua, sensa contare che ci sono bugie e bugie.
p.s. sentito i Marta?
si...a fin di bene...spesso diventa un alibi.
ancora non ho visto ho la connessione molto lenta e mi crea problemi, appena posso mi fiondo!
Curiosissima.
ps però che silenzio quando si parla di bugie:)))
Prima o poi ciò che hai cercato di dimenticare te lo ritrovi davanti... ma in effetti spesso è una questione di sopravvivenza. Se dovessimo farci carico di ogni "peso" indiscriminatamente, probabilmente impazziremmo... del resto tutto questo non rientra che in un semplice termine: "VIVERE"..
A presto
Sarà per questo che le persone non si accorgono della realtà politica italiana?
La via dell'equilibrio è difficile, precaria, dinamica e personale.
Quindi nessuna ricetta, ognuno deve trovare la sua via da solo.
Mi permetto di consigliarti Primo Levi e il suo " I sommersi e i salvati" fa una bella analisi di come la mente riesca ad autoconvincersi di una verità "virtuale".
Bel post davvero Elsa.
Un saluto
Molto interessante e, purtroppo, veritiero.
Le bugie,penso che tutti noi,prima o poi,le abbiamo dette,io sì,qualche volta,lo ritenevo necessario,non so,in quei momenti mi è parso giusto,certo dire sempre bugie o atteggiarsi a "quello/a" sincero a tutti i costi è assurdo..come sempre bisogna valutare le situazioni che si affrontano,i momenti in cui può essere necessario.In linea di massima sono abbastanza sincera,e poi anch'io farei fatica perchè ci vuole troppa memoria..quindi lo trovo assurdo e stressante.
Un abbraccio.
Grazie per i consigli...
ne farò tesoro:)
mah...alcune piccole bugie ci fanno godere appieno realtà diversamente castranti.
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