venerdì 27 febbraio 2009

mercoledì 25 febbraio 2009

atomic feeling...


Mi domando perchè...
perchè se le alternative sono tante, costano meno, tutelano l'ambiente?
Elsa

domenica 22 febbraio 2009

di qualunque colore siano i tuoi occhi...


Lascia che la mia sia una scelta non uno stupro
lascia che io possa vivere la mia femminilità senza violarla
lascia che io possa fartene dono in un momento di reciproco scambio
lascia che la mia dignità rimanga intatta
... di qualunque colore siano i tuoi occhi
lascia che io non debba provare vergogna e rabbia
lascia che i miei sogni rimangano tali
lascia che io non debba provare odio per il crimine
lascia che io possa guardarmi allo specchio senza maledire
lascia che parte di me non muoia dopo di te
lascia il mio animo capace di credere nel prossimo
lascia che la tua mente possa riflettere sul male e sentirlo dentro
lascia che la violenza si fermi e non possa generarne altra.
... di qualunque colore siano i tuoi occhi
lascia libero il mio sguardo dalla paura e dal dolore
lascia che la mia sia una scelta e non uno stupro.
Elsa


ps... il mio pensiero a tutte coloro che sono state vittime dei loro carnefici, di qualunque colore avesserero gli occhi. Posso comprendere il loro dolore. Ma non è con le famigerate ronde che si risolvono i problemi. Le prime vittime sacrificali si trovano all'interno delle proprie famiglie... laddove occhi non vedono e le ronde non han ragione d'essere. La mia solidarietà più sincera. Considero la violenza carnale uno fra i delitti più efferati.
Elsa

venerdì 20 febbraio 2009

anna politkovskaja...


Una donna
una giornalista
una mamma
un cadavere
"Nessun colpevole..."

mercoledì 18 febbraio 2009

pausa pranzo...


Discreto si svela,
lima
smussa
forgia.
Piano arriva,
invita
accoglie
conforta.
Sfacciatamente sosta,
diletta
rilassa
tormenta.
Ribelle si ritrae...

martedì 17 febbraio 2009

sa die addaboi...



Lunedì 26 Gennaio 2009
" Renato Soru spiega le ragioni della denuncia per diffamazione nei confronti di Silvio Berlusconi. "Da tempo lui dice delle cose che sono perseguibili, ma poi ieri ha proprio oltrepassato ogni segno, accusandomi impunemente di aver intascato tangenti o cose di questo genere. E quindi lo dovevo a me stesso, lo dovevo ai miei figli e ai miei familiari e ho depositato la denuncia, purtroppo credo che in questo momento sia protetto dal Lodo Alfano, staremo a vedere".
*
lunedì 16 febbraio 2009
Il giorno dopo... la presa di coscienza. Sono stati tanti i sardi che hanno creduto in Soru... ma sono stati tantissimi i sardi che hanno riposto la loro fiducia nel figlio del commercialista di Berlusconi.
Democraticamente si rende onore alla vittoria del nuovo presidente della regione Sardegna... io personalmente non nutro fiducia alcuna, anche perchè ho un idea dell'isola e dell'amministrazione del suo patrimonio completamente diversa da ciò che il centrodestra ha in mente... Sono dispiaciuta e se vogliamo anche incazzata, ma bisogna accettare la sconfitta. Il tempo ci dirà... Se tanto mi da tanto, penso inoltre, che i sardi abbiano scelto con coscienza e consapevolezza... la cosa non mi rende felice... mi viene in mente Emilio Fede, il Grande Fratello, le soap... Cosa penso... Ritengo che il marketing sia un arte... riconosco il merito a chi ha saputo vendere se stesso... (ma) nel disprezzo di ogni regola , forte della sua posizione, intoccabile nel suo ruolo ( fin troppo facile).
Sa die addaboi... ( il giorno dopo) per me è una piccola Little Big Horn... Custer aveva le armi e gli inganni... Il capo dei Sioux tante speranze.
Continuerò a coltivare i miei sogni stante chi voglia impedirlo. Elsa

domenica 15 febbraio 2009

non ancora...


Doccia calda… ma neppure l’acqua lava via quella strana inquietudine che mi pervade… time out.
Io che nel silenzio ritrovo spesso me stessa… all’improvviso mi sento sola.
Esco di casa, è tardi, fuori fa un freddo cane. Non prendo l’auto… decido di venirti a cercare passo dopo passo… Non so quanta strada devo percorrere e ancor meno se ti ritrovo. Evito di guardare il mio orologio… finalmente il tempo non è… indosso me stessa e mi sento vulnerabile.
L’attesa si è fatta vana… ti vengo incontro anche se non so dove mi condurrà questo trip… Passo dopo passo. Un viaggio nei ricordi mi fa svoltare lungo il viale, ti sento vicino eppure così lontano… Mi viene in mente mia mamma, i miei capelli fra le sue mani… conservo ancora una ciocca. Devo ascoltarmi fra i rumori della notte... Passo dopo passo... So che una parte di me è distante, mi sorprendo a tirare calci ad una latina. Osservo la luna e non ho per lei nessun pensiero gentile… Passo dopo passo... quasi mi fermo davanti alla vista di alcuni ragazzini, li osservo un istante di troppo e loro in tono di sfida mi chiedono cosa guardo… avrei voluto la rissa in quell’attimo. Continuo a camminare, sento il mio profumo, ascolto la mia voce... Passo dopo passo... l'alba mi sorprende seduta sulla stessa panchina... Penso che se avessi avuto una fionda la luce del lampione si sarebbe spenta... Sorrido a me stessa, quasi ritrovo l’essenza, ma non ancora... non ancora.
Elsa

sabato 14 febbraio 2009

ernesto che guevara...

Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare...
Bisogna avere polso senza mai perdere la tenerezza...
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo del cuore qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo...
Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano, che tutte le proprietà dell'uomo più ricco del mondo...
Ernesto Che Guevara

venerdì 13 febbraio 2009

movimento colore e calore...


Oggi il mare bagna la sabbia,
la sua movenza culla la mente,
il freddo è intenso e pungente
eppure il suo calore mi attraversa.
Un indugio in pochi attimi,
il dono di un fermo immagine.
Con la mente ti bacio
fisicamente ti posseggo,
un insulto le mie parole
nel giorno dell’amore…
a te cui appartengo da sempre.
Oggi il mare bagna la sabbia…
Elsa

giovedì 12 febbraio 2009

...

Chiedo scusa, in quanto ho dovuto eliminare alcuni post... e relativi commenti... per questioni burocratiche sulle quali preferisco tacere il merito.
Elsa

martedì 10 febbraio 2009

domenica 8 febbraio 2009

sorry...



Giornata decisamente faticosa, sveglia all'alba, mi ritrovo al tramonto... dopo le ultime due consulenze, mi manca il fiato e sento la necessità di calmare il bruciore al mio stomaco. Osservo il mio orologio, manca un quarto alle otto. Mi chiamano dal pub… dicono di passare che Rachele ha lasciato qualcosa per me. Ho proprio bisogno di lei… della sua calma, dei suoi fiori, del suo the verde.
Mi precipito al pub, nella mia mente… la certezza di trovarla li. Mi guardo attorno, ho i piedi che mi fanno male… vorrei sfilarmi i tacchi sotto un tavolo, non riesco a vederla. Dal barman mi viene consegnato un biglietto. “Amica, vado via per un po’… non ho voluto salutarti di persona perché non amo le lacrime, e poi che sarà mai? Stacco la spina per poco. Non volermene… Tua Rachele”.
Inaspettatamente un dolore, il vuoto, un amica che va via in quel modo… La mia conchiglia si sbriciola e con essa le mie poche certezze. Avrei voglia di piangere mentre sorseggio il suo the verde. Ultimamente il suo amore per Marco… i suoi frequenti viaggi a Londra… io la vedevo serena. Cosa non avevo compreso… cosa non avevo percepito… quando l’avrei rivista.
Non era certo la prima volta che la figlia dei fiori staccava la spina… ma ne parlavamo sempre.
Questa volta no. Sfilo i tacchi sotto il tavolo… cerco di razionalizzare dove non si può. Ordino un altro the verde. Cerco di scaldarmi dentro. Penso alle due bambine che sulla riva si rincorrevano, cadevano, si rialzavano per correre ancora. Mi vengono in mente le sue essenze profumate… il suo modo di esprimersi cosi serafico… persa nei miei pensieri con i piedi oramai nudi sulla moquette.
Arriva Marco e mi dice che Rachele ha lasciato un biglietto anche a lui… a questo punto penso che Rachele voleva allontanarsi proprio da Marco e che due biglietti sterili potevano essere la soluzione migliore. Entrambi siamo spaesati e Marco profondamente addolorato. Non oso chiedere nulla riguardo lui e Rachele… mi parrebbe di violare qualcosa. Non mi perdonerei un scortesia simile.
Con il suo sguardo mi pone tante domande alle quali non so rispondere. Rimango in silenzio con i piedi che si accartocciano… Marco si accorge e mi porge la sua mano… lascio che mi stringa, siamo vulnerabili entrambi senza un perché… Rachele ha voluto così.
Usciamo dal locale, il profumo del fritto misto impregna anche il nostro animo. Fuori piove, di una pioggia che non vuole smettere… stavolta sono io che non ho voglia di guidare e mi lascio trasportare piegata da quell’assenza.
Mi accompagna sotto casa, lo invito a salire, gli offro del mirto… non risparmio neppure me stessa.
Marco mi parla, osservo le sue labbra ma non comprendo ciò che dice… in quell’attimo prendo ciò che mi serve… prepotente lo bacio… risponde al mio invito… mi osserva stupito… io lo osservo distratta… mi sfila la formalità… avrei voluto la strapasse… le nostre labbra si perdono feroci in un vortice di passione… le nostre mani cercano Oltre… mi bacia ovunque... bacio ogni centimetro del suo corpo… Il desiderio ci conduce lungo rigagnoli da profanare. La sua bocca mi percorre suadente ed io lascio che lui mi viaggi completamente… toccarlo, sentirlo, volerlo era quello che desideravo... Era come viaggiare su un tir californiano, possente la stabilità dell'asfalto, entrambi sulla nostra avenue. Ci siamo presi qualcosa l’uno dell’altro in modo smanioso… stremati ma vivi... distesi e sfiniti... evitiamo di scambiarci qualsiasi parola… Ad entrambi mancava Rachele… forse abbiamo condiviso la sua assenza.
Ci salutiamo... con le dita gli sfioro le labbra, lui, piano scende oltre quelle... finiamo sotto una doccia, ancora ci scambiamo il sale sulla pelle... Marco sfoglia le pagine del mio mare, scivolando istintivamente laddove i miei fianchi , le sue spalle... forse inziavamo a vederci e non solo ad ascoltarci.
Nessuna parola... Mentre una porta si chiude.
Tengo stretta la mia conchiglia... Non so se avrei mai dovuto chiedere scusa per quella notte...
Un sentire uguale nello stesso istante durante il medesimo volo.
Elsa

sabato 7 febbraio 2009

clochard mai più senza identità...


PER IL MIO MARE AVRAI SEMPRE IL NOME CHE PIU' TI PIACE... QUELLO CHE HA IL SUONO PIU DOLCE... NEL RISPETTO DI UNA SCELTA... L'ECO DI TANTE PAROLE BAGNATE DAL SALE... OGNI VOLTA CHE GLI PARLERAI... SE VOGLIA AVRAI... LA SUA MANO TESA SEMPRE.
*
PER CHI PENSA DI ESSERE AL DI SOPRA DI UNA CONDIZIONE DI VITA... PER CHI HA LA CERTEZZA DI AVER SEMPRE SCELTO DI PERSONA NELLA VITA... PER CHI IN QUESTE CAZZATE CI CREDE ANCORA.
ELSA

mercoledì 4 febbraio 2009

la figlia dei fiori...


Vuoi che ti riveli i miei istinti bestiali...
non posso perchè non sono degna,
sono allergica al pelo del gatto!!!
ma provo quelli meno nobili della razza umana...
Nelle vene le note di Let it be...
Rachele

lunedì 2 febbraio 2009

sing navte...




Vorrei che tutto rimanesse al suo posto...
ogni singolo alberello piegato dal maestrale
ogni singolo granello di sabbia, ogni singola conchiglia.
queste infinite gocce di acqua che mi bagnano dentro
queste infinite sfumature che scaldano l'animo.
Elsa

ps... a Te Clochard Indiano cui l'infamia nulla può.