martedì 31 marzo 2009

dedicata...

Dedicata a tutti coloro che non hanno nulla da perdere, a tutti coloro che ogni volta sfidano la sorte perchè non hanno nient'altro, a tutti coloro che il mare è la vita, a tutti coloro che il mare è la morte.
Fan culo ai commercianti di uomini !!! E non mi riferisco solo agli scafisti, esistono varie categorie di addetti ai lavori con mansioni diverse...
Elsa

domenica 29 marzo 2009

understanding to make fear...



ITALIANI SVEGLIA... QUESTA E ' L'ANTICAMERA DEL POTERE ASSOLUTO!!!

giovedì 26 marzo 2009

oggi...





Ci sono colori capaci di pitturarTi dentro

ci sono rumori che riescono a farTi sentire casa

Ci sono aromi che porteresTi sempre con te.

Oggi il cielo serba in dono il dolce

oggi il mare corre e scivola sulla sua riva

oggi Ti ho respirato e i miei capelli sapevano di sale.

domenica 22 marzo 2009

good night...



Osservo l’orologio, non dovrei farlo con un interlocutore davanti… ma sono bollita. Lui continua a parlarmi ed io ascolto fin dove posso, oltre non arrivo. Ore 21.00 spengo le luci dell’ufficio. Mi dirigo verso l’auto, piove un po’… lascio che l’acqua mi bagni. Il rosso mi obbliga alla sosta, quasi dormo… quasi sogno, tanto da riuscire a sentire una fra le mille essenze di Rachele. Il profumo è talmente intenso ed io mi ci perdo… tanto da non sentire chi mi suona dietro per via del verde. Sto lavorando intensamente, so che prima o poi arriverà un black-out… ma sono fatta così. Parcheggio sotto casa…L’ascensore è troppo lento questa sera… quanto mi sembra distante il mio nido. Corro svelta su per le scale nella convinzione di aver fottuto la lentezza del montacarichi. Non verifico, lascio che sia… Piano mi sfilo le scarpe, piano mi svesto, piano in doccia. Metto un po’ di musica, non ho voglia di pensare… forse neppure di ascoltare, ma lei fa presa in ogni caso su di me. Mi preparo un passato di verdure. La zia Clotilde lascia sempre una discreta riserva nel congelatore. La mia antipatia per lei rimane intatta… ma in quell’istante le rivolgo un pensiero gentile. Ascolto i messaggi nella segreteria telefonica… La mamma protesta per la mia latitanza, Rachele mi chiede di richiamarla, Marco mi bacia…
Avvolgo me stessa fra le lenzuola nuove di flanella, mi stendo sul divano. Ascolto nel silenzio il vociare dei bimbi che abitano di fianco a me. Sorrido e vorrei avere in quell’attimo le loro energie. Squilla il cellulare… cazzo ho dimenticato di spegnerlo!!! Evito di rispondere. Non oggi, time out.
Domani ci sarò per tutti... ma non adesso.
Lentamente chiusi gli occhi e tutto divenne più lieve...

venerdì 20 marzo 2009

da Evin la voce di Mir Sayafi...



La sua vita si è spenta, sicuramente non sapremo mai la verità. Aveva solo 25 anni.
Mir Sayafi, era un blogger... finito ad Evin per aver osato criticare il regime iraniano. Nel cercare una foto sul carcere, tristemente famoso per le nefandezze che si compiono al suo interno, mi sono soffermata su questa... una fra le meno crudeli rispetto alle molteplici immagini di cadaveri che ho visto. So che in Iran vige la pena di morte... so che in Iran è vietato dissentire... ma fa male comunque sbattere il muso su certe realtà. Però voltarsi dall'altra parte non è una cosa che mi appartiene, nella maniera più assoluta.
Non ho mai sentito il suono della sua voce... non ho mai letto il suo blog... ma ritengo profondamente ingiuste le motivazioni che lo hanno condotto ad Evin. Un luogo dove la dignità di una persona viene violentata a prescindere... uomo o donna che sia!!!
Si dia voce alla libertà di espressione... nel nome di coloro che non hanno mai avuto questo diritto!!!
Elsa

giovedì 19 marzo 2009

ma non adesso...



Un profilo lungo il frammento di attimo,
vorrei avere il tempo di osservarmi
vorrei avere il tempo di ascoltarmi,
Ma non adesso, ma non ora.
Elsa

lunedì 16 marzo 2009

The ghost of Tom Joad...



Il Fantasma di Tom Joad

Uomini che camminano lungo i binari
Vanno in un posto dal quale non c'è ritorno
Gli elicotteri della polizia stradale arrivano da dietro la collina
Zuppa calda sul fuoco da campo sotto il ponte
La fila per il ricovero arriva oltre l'angolo
Benvenuti nel nuovo ordine mondiale
Le famiglie dormono nelle loro macchine nel Sudovest
Niente casa niente lavoro niente pace niente riposo
L'autostrada è viva stanotte
Ma nessuno persuade nessuno di come andrà a finire
Sono seduto qui alla luce del fuoco da campo
E sto cercando il fantasma di Tom Joad
Tirò fuori il suo libro di preghiere dal bagaglio su cui dormiva
Il reverendo accende un mozzicone e fa un tiro
In attesa del giorno in cui gli ultimi saranno i primi e i primi saranno ultimi
In una scatola di cartone sotto il cavalcavia
Hai un biglietto di sola andata per la terra promessa
Hai un buco nella pancia e una pistola in mano
E dormi su un cuscino di dura roccia
Ti Lavi nell'acquedotto cittadino
L'autostrada è viva stanotte
Dove sia diretta tutti già lo sanno
Sono seduto qui alla luce del fuoco da campo
E aspetto il fantasma di Tom Joad
Adesso Tom dice "Mamma, dovunque c'è un poliziotto che picchia un ragazzo
Dovunque c'è un neonato affamato che piange
Dove c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria
Cercami mamma, io sarò lì
Dovunque c'è qualcuno che combatte per un posto in cui stare
O per un lavoro decente o per una mano d'aiuto
Dovunque qualcuno lotta per ottenere la libertà
Guarda nei loro occhi, mamma, e vedrai me
Bene l'autostrada è viva stanotte
Ma nessuno persuade nessuno di come andrà a finire
Sono seduto qui alla luce del fuoco da campo
Con il fantasma del vecchio Tom Joad

sabato 14 marzo 2009

Tibet, anniversario all'insegna della repressione...



Mi ritrovo a scrivere su questa infamia, provo un grande dispiacere ovunque i diritti vengano violati... non solo a parole ma nel sangue. Qualsiasi forma di regime è aberrante e lede la dignità dell'essere umano.
Elsa

domenica 8 marzo 2009

aung san suu kyi...


Oggi nella giornata dell'otto marzo... il mio pensiero va a tutte le donne... in particolare voglio ricordare una piccola, grande woman... Ha 62 anni, da dodici vive agli arresti domiciliari, privata della libertà in quanto, stante la terribile situazione, continua a combattere per un popolo oppresso contro una dittatura fra le più più infami, in Birmania.
Il mio rametto di mimose a tutte Voi, e alla donna, leader democratico, Aung San Suu Kyi, che alla faccia delle privazioni cui è sottoposta non demorde. Come potrei non provare per lei un gran rispetto ed una grande stima.
Elsa

no alle centrali nucleari in sardegna, no alle centrali nucleari in italia...


Per chi non lo sapesse... per la Sardegna in senato la proposta sulle quattro centrali nucleari sull'isola!!! L 'idea è del sismologo Enzo Boschi... il quale sostiene " la Sardegna è l'area italiana migliore per la costruzione di centrali nucleari, perchè è la più stabile dal punto di vista sismico".
Allora chiedo a chi protestò perchè Soru propose una mano alla regione Campania per lo smaltimento dei rifiuti... sappiamo che in casi di emergenza la solidarietà è un dovere... cazzo mi chiedo cosa pensano oggi tutte quelle persone che adesso silenti non si pronunciano !!! Che provino un grande vergogna per non aver capito o voluto comprendere dove saremmo finiti.
I sardi hanno dimostrato di meritarsi questo e altro... perchè è di oggi la notizia che verrà messa mano al piano paesaggistico... forse saranno violate quelle zone vergini... perle che ancora per poco ci apparterrano, in nome di una speculazione edilizia, che non porterà soldi nell'isola... ma solo una grande delusione come sempre. In me un' amarezza profonda.
Elsa

domenica 1 marzo 2009

ciondolo scalza...


Al pub aspettavano Rachele per le prove. Non avevo più avuto sue notizie, nessuno l’aveva più sentita. Marco era ritornato a Londra, le sue telefonate erano spesso cupe e umide. Un po’ come l’aria londinese.
Quella mattina persi l’ennesima battaglia con la mia inseparabile compagna di lotte… la sveglia!!!
Erano le sette, mi recai in cucina e mi preparai il più velenoso dei caffè… Squillò il telefono, vista l’ora… rispondo con voce incerta, era la figlia dei fiori… Sorrido e sono felice di sentirla. Avrei mille domande da farle… ma non ne ho il tempo. Mi chiede come sto, mi dice che sta benone.Mi chiede di Marco, le chiedo perché non lo chiama, mi dice che è una storia lunga... mi chiede di salutarlo per lei. A presto… riesco a pronunciare piano due parole. Allora quella di Rachele non era stata una fuga… ma la reale volontà di staccare con tutto per un po’. Chiamo Marco, gli spiego… rimane turbato. Io conoscevo Rachele e sapevo che nella vita non avrebbe permesso a nessuno di mettere in discussione il suo volere. Sapevo della sua immensa bontà, ma in amore era da tempo che non apriva il suo mondo. Forse non era arrivato il momento neppure con Marco. Mi sorprese una cosa però, era la seconda volta che andava in montagna in pochi mesi… non osai andare oltre con il pensiero. Basta vagabondare con la mente. Non oggi, l’alba sulla panchina mi aveva temprato almeno per un po’… Spesso facevo un passo avanti per poi trovarmi due passi indietro. Ho sempre pensato prima agli altri piuttosto che a me, non sono mai stata un egoista e al denaro non ho mai dato tanta importanza… i miei valori sono sempre stati altri. Forse è per questo motivo che l’altra notte i grilli cantavano sui miei pensieri. Avverto il bisogno fisico di sbattermi sul lavoro. Non volevo dar modo alle mente di valicare oltre. La mia era una fuga. Si può scappare in tanti modi senza che nessuno se ne accorga, essendo fisicamente presenti, basta essere consapevoli e non ipocriti. Non volevo soffermarmi su me stessa… ho finito tardissimo tutte le sere e fuori dal lavoro sono stata spesso al campo rom. I bimbi seguono la scuola con profitto e aspettano l’estate per tuffarsi in acqua. In effetti questo freddo inizia a stremare anche me. Il mare ha un colore tremendamente azzurro iceberg, l’idea di un immersione mi sfiora appena. Avevo programmato un week and all’insegna dell’ozio… tenere tutto in standby. Il video citofono si illumina. Sono le tre del pomeriggio… ciondolo scalza dentro ai miei jeans fra punti di vista e cose inutili, con i capelli sistemati in un rigoroso disordine. Suonano ancora con insistenza… è Marco. Gli corro incontro, mi afferra e mi solleva, le mie gambe gli cingono i fianchi. All’improvviso la carica di una mandria di bufali… in seguito il caldo della savana. La mia irrequietezza impediva una qualsiasi direzione… deriva gioiosa perché alquanto inattesa.
Ritrovo il mio sguardo calmo, olimpico, profondo, capace di ipnotizzare anche me stessa. Mi commuove un sospiro, ritrovo l’essenza, tengo stretta la mia conchiglia e sorrido nell’attimo in cui ho quel che desideravo... La libertà da un sentire asettico e pragmatico… da tutto ciò che non mi appartiene. Il suo respiro mi naviga dentro, leggero mi marca stretta, le mie mani solcano il suo mare… ora lentamente, adesso in profondità. Sussurra il mio nome, ancora e ancora... mentre disegno sulla sua pelle la volontà di crederci, trasuda un' emotività nuova capace di sedurre, eccitare e forse amare. Londra era distante... altrove l'umido del Tamigi.
Elsa