Rachele mi aspettava al pub… dopo il lavoro sarei passata da lei.
L’ultimo suo sms risale alla notte di San Silvestro… " mil aug sia un ann più etc… etc… R. "
Ricordo ancora la mia risata mentre lo leggevo, il mio a Natale fu … " natale stop… E. "
Insomma fuori dagli schemi e dal comune sentire. Il lavoro della giornata mi pesava, avevo bisogno di rilassarmi. Al solito passai da casa, smisi la formalità e indossai vecchi jeans, il mio stra-consumato giubbotto di pelle nera. Stavo già meglio. Pioveva ancora, mentre mi fermai al semaforo, riconobbi Zora, un amico del Senegal che da anni oramai vive sull’isola… Il suo sorriso illuminò il buio e trafisse la pioggia. Improvvisamente sentii caldo… Lo invitai a salire in auto, e poi gli proposi la serata al pub in compagnia di Rachele.
Trovammo la "figlia dei fiori" con una Adelscot fra le mani, caldi abbracci e tanti sorrisi.
Zora era tranquillo… sorseggiava Coka Cola, noi ci davamo dentro con la Adescot… Rachele aveva un pensiero per me… mi disse dai Elsa apri… così feci… trovai all’interno un acchiappasogni da mettere al collo! L’indiana che è in me ne fu entusiasta… Lo aveva preso a G. in un negozio particolare ed esclusivo... Mi disse che la sua storia con Marco procedeva bene e che sarebbe andata a Londra molto più spesso. Io ricordo di aver annuito… ma fui distratta dallo sguardo di Zora… Mi osservava in modo diverso… Gli chiesi se qualcosa non andava… Mi rispose tutto bene… Stai serena. Da quell’istante non lo fui più, quello sguardo mi penetrava come non aveva mai fatto… I suoi linementi erano delicati, in quell'istante pensai che era sempre stato bellissimo. Conosceva il mio amore per il mare, ci siamo incontrati anni fa sulla spiaggia… Lui vendeva monili... Da quel momento non ci siamo più persi di vista… Attualmente lavora presso una struttura alberghiera... Saltuariamente quando capita dalle mie parti mi viene a trovare… Ma questa sera era diverso. Rachele parlava…ma sentivo in lontananza le sue parole e un po’ mi dispiaceva. Non aveva percepito il mio disagio ed io non feci nulla per farglielo capire. Era innamorata ed era bello vederla così. Io avevo chiuso il mio cuore e stavo bene così... Pensai !
Stante la pioggia leggera, monta sul suo scooter e si congeda. Rimango sola con Zora… gli offro un passaggio… Lui accetta. Guido lentamente e costeggio il lungomare, lui mi chiede se potevamo fare due passi… Non me lo feci ripetere… In poco meno di un attimo fummo a due passi dall’acqua, sapevo della nostalgia che aveva per la sua famiglia, ma teneva duro e manteneva i suoi con i soldi che riusciva a guadagnare… Non aveva una moglie, non ancora diceva… mi prese la mano e mi chiese se poteva darmi un bacio… Stupidamente gli chiesi perché? Mi rispose che lo desiderava… Lo guardai come non avevo mai fatto prima…mi strinse a se… La pioggia inumidiva i nostri visi… ci scambiammo un bacio e poi un altro… le mani scivolavano umide fra i miei capelli e il suo viso. Entrambi fermammo il tempo a ridosso di una casa sul mare… Era bellissimo… Ci donammo quel caldo che da tempo ci mancava… Consapevoli che sarebbe finita li. Infilò le sue mani sotto il mio giubbotto… Tremava… Lo strinsi a me ancora più forte… continuai a baciarlo piano e poi sempre più forte… Smise di tremare e travolse le mie labbra ancora e poi ancora… Zuppi di acqua ci guardammo e ci scambiammo un sorriso. Mi disse , Elsa ti voglio bene… Gli chiesi di non parlare.
Non sarei stata pronta a sentire parole del genere ancora per molto tempo…
L’ultimo suo sms risale alla notte di San Silvestro… " mil aug sia un ann più etc… etc… R. "
Ricordo ancora la mia risata mentre lo leggevo, il mio a Natale fu … " natale stop… E. "
Insomma fuori dagli schemi e dal comune sentire. Il lavoro della giornata mi pesava, avevo bisogno di rilassarmi. Al solito passai da casa, smisi la formalità e indossai vecchi jeans, il mio stra-consumato giubbotto di pelle nera. Stavo già meglio. Pioveva ancora, mentre mi fermai al semaforo, riconobbi Zora, un amico del Senegal che da anni oramai vive sull’isola… Il suo sorriso illuminò il buio e trafisse la pioggia. Improvvisamente sentii caldo… Lo invitai a salire in auto, e poi gli proposi la serata al pub in compagnia di Rachele.
Trovammo la "figlia dei fiori" con una Adelscot fra le mani, caldi abbracci e tanti sorrisi.
Zora era tranquillo… sorseggiava Coka Cola, noi ci davamo dentro con la Adescot… Rachele aveva un pensiero per me… mi disse dai Elsa apri… così feci… trovai all’interno un acchiappasogni da mettere al collo! L’indiana che è in me ne fu entusiasta… Lo aveva preso a G. in un negozio particolare ed esclusivo... Mi disse che la sua storia con Marco procedeva bene e che sarebbe andata a Londra molto più spesso. Io ricordo di aver annuito… ma fui distratta dallo sguardo di Zora… Mi osservava in modo diverso… Gli chiesi se qualcosa non andava… Mi rispose tutto bene… Stai serena. Da quell’istante non lo fui più, quello sguardo mi penetrava come non aveva mai fatto… I suoi linementi erano delicati, in quell'istante pensai che era sempre stato bellissimo. Conosceva il mio amore per il mare, ci siamo incontrati anni fa sulla spiaggia… Lui vendeva monili... Da quel momento non ci siamo più persi di vista… Attualmente lavora presso una struttura alberghiera... Saltuariamente quando capita dalle mie parti mi viene a trovare… Ma questa sera era diverso. Rachele parlava…ma sentivo in lontananza le sue parole e un po’ mi dispiaceva. Non aveva percepito il mio disagio ed io non feci nulla per farglielo capire. Era innamorata ed era bello vederla così. Io avevo chiuso il mio cuore e stavo bene così... Pensai !
Stante la pioggia leggera, monta sul suo scooter e si congeda. Rimango sola con Zora… gli offro un passaggio… Lui accetta. Guido lentamente e costeggio il lungomare, lui mi chiede se potevamo fare due passi… Non me lo feci ripetere… In poco meno di un attimo fummo a due passi dall’acqua, sapevo della nostalgia che aveva per la sua famiglia, ma teneva duro e manteneva i suoi con i soldi che riusciva a guadagnare… Non aveva una moglie, non ancora diceva… mi prese la mano e mi chiese se poteva darmi un bacio… Stupidamente gli chiesi perché? Mi rispose che lo desiderava… Lo guardai come non avevo mai fatto prima…mi strinse a se… La pioggia inumidiva i nostri visi… ci scambiammo un bacio e poi un altro… le mani scivolavano umide fra i miei capelli e il suo viso. Entrambi fermammo il tempo a ridosso di una casa sul mare… Era bellissimo… Ci donammo quel caldo che da tempo ci mancava… Consapevoli che sarebbe finita li. Infilò le sue mani sotto il mio giubbotto… Tremava… Lo strinsi a me ancora più forte… continuai a baciarlo piano e poi sempre più forte… Smise di tremare e travolse le mie labbra ancora e poi ancora… Zuppi di acqua ci guardammo e ci scambiammo un sorriso. Mi disse , Elsa ti voglio bene… Gli chiesi di non parlare.
Non sarei stata pronta a sentire parole del genere ancora per molto tempo…
40 commenti:
Perchè fuori dagli schemi,
perchè contro il razzismo,
perchè anche un acchiappasogni fa parte di una cultura che stante tutto resiste nelle riserve indiane.
perchè nelle riserve dei nostri sentimenti spesso si cerca protezione,
perchè l'amicizia non è mai una valore aggiunto,
perchè l'apertura verso gli altri deve essere priva di pregiudizi.
Elsa
che bel racconto :)
elsa ho notato che non ci hai ancora linkato ;-) non ti dimenticare
un abbraccio e buona serata
perchè anche nella vita, accadono scene da film.
perchè i film, anche se anno una sceneggiatura, sono frammenti di vita.
Racconto particolare, cara Elsa, un pò nostalgico e dai diversi significati, almeno credo, perchè spesso sei criptica. Ma... la scrittura è il tuo forte, e non serve che io te lo dica. Ma te lo dico lo stesso :-)
@ cesco
non è nostalgico, non so se sono criptica... il sentire è sempre reale, vero.
Ricorda che i personaggi e le loro storie attraversano il quotidiano, diversamente non riuscirei a dar loro una vita.
Certo alle volte sono io in prima persona, altre no...forse è la mia coscienza.
Criptica? :))))
@ Andrew
Grazie... lo farò appena possibile:)
@ confinidiversi
certo... i film spesso sono tratti da storie vere, ma anche quelli che non raccontano storie realmente accadute si ispirano certamente a qualcosa.
Ci sono dei valori in questo racconto che mi appartengono almeno quanto il sorriso di Zora.
Il fatto che io abbia ricevuto in dono un acchiappasogni da portare al collo è vero...sto dalla parte dei nativi...ma solo chi mi segue da molto sa queste cose:)))
ps per questo motivo il primo commento è stato il mio.
Sai, anche attraverso piccole o grandi quotidianità si possono esprimere le cose in cui si crede.
e io avro' il piacere di continuare a seguirti da ora in poi.
@ confinidiversi
ti ringrazio:)
Elsa, come al solito riesci a rapirmi... ma hai mai pensato di scrivere un libro? Sei davvero brava!
mi ha incollata al monitor x leggerlo tutto d'un fiato e quasi quasi ho immaginato anche tutte le scene, i colori, la pioggia, il tremore...
@ Anna G
Ti ringrazio, sei gentile... ma sono solo una dilettante che ama scrivere. Non ho simili pretese:)))
Sono contenta che la storia ti abbia coinvolto, è il più bel complimento che potessi farmi.
Complimenti per il tuo Blog!
Ti andrebbe di fare uno scambio di link col mio: www.francescogreco.splinder.com?
Fammi sapere
Ciao
Francesco
Ciao Elsa
la storia che hai scritta è molto bella.
Un saluto al tuo amico Zora.
Veramente un bellissimo racconto Elsa...
Sei brava davvero, complimenti.
Ho letto il tuo scritto tutto d'un fiato con la speranza che non finisse presto....Mi capita quando leggo qualche cosa di avvincente...
A presto.
@ Lellofieramosca
ti ringrazio, porgerò i tuoi saluti alla prossima puntata:))
@ Aride
Sei gentile e dico grazie anche a te:)
La storia non finirà quì, nella speranza di riuscire a regalare qualcosa di ugualmente... "avvincente".
grazie mille.
ciao, felice di scoprire questa gemella perduta...
anche io ho trovato me stesso nelle tue parole...
un abbraccio ;)
a presto
@ dario greco
felice di trovarti gemello...
non si è mai perduti quando ci si ritrova nelle parole e nel sentire.
è una bellissima sensazione.
capita anche a me di ritrovarmi:)
grazie
perche' scrivi molto bene ed e' un piacere leggerti!!!
Da quanto tempo non leggevo di Rachele, sempre in gamba lei.
ciao, silvano.
Complimenti Elsa, sono stato "costretto" a leggere il tuo racconto tutto ad un fiato.. Sei davvero brava, l'unico rammarico è averti scoperta da poco tempo, ma per rimediare adrò a leggermi i tuoi vecchi racconti. A presto
@ Silvano
Graziee, Rachele è una brava persona:))
@ Pierprandi
muy gracias:)
spero di non deluderti.
hasta luego.
@ giuseppe di sabatino
scrivo come viene...grazie:)
Se riesci ad acchiaparli i miei sogni, tienili stretti sono bellissimi a volte.
@ wilson
cercherò di farlo anche se non è semplice:)
Troverò fra le tue righe i sogni più belli...
grazie Wi
Un insieme di emozioni... non ordinate, non disordinate... ma intrecciate in modo armonico... realtà profonde offerte in poche righe...
@ Maurizio
"realtà profonde", come le profondità di un mare.
ti ringrazio per essere andato Oltre.
Elsa
perchè l'amicizia è un valore che si può aggiungere,
perchè l'apertura non è solo uno scambio di idee,
perchè guardarsi resti sempre un'emozione....
perchè ci sei tu Elsa ed il tuo mare, i tuoi bellissimi racconti ricchi di salsedine......
Ciao Elsa!
Finalmente il mio pc funziona e riesco ad aprire il tuo blog. Ne sono felice. E sono felice di trovare questa storia. Bella e tenera. Ora mi vedrai spesso da queste parti :-)
Un bacio....
@ Anna
Grazie Anna anche a te:)
Passo di qui.Potrei anche non passare,ma passo.
Mi fermo, metto gli occhiali altrimenti vedo offuscato.
Leggo.Potrei anche non leggere, tanto so cosa c'è scritto.
Qui le nuvole sono ancora minacciose, anzi sembra che se ne vogliano andare.Scrivo ,ma potrei non scrivere.Il lume della candela intipidisce il mio cuore.Il treno è in partenza, gli ultimi viaggiatori in ritardo si affrettano, io sto li , guardo,guardo il capo stazione che da il via, il treno si muove ed io mi volto, torno nel mio rifugio, anche oggi ho viaggiato.
COn affetto
Grande Elsa!!! Ti auguro che il tuo acciappasogni ti faccia continuare questa bellissima storia e possa vedere la cima della montagna da una nuvola;) Ti abbraccio forte insieme a Zora
@ clochard
ti rispondo...potrei non farlo.
Allora leggo il tuo commento, potre non farlo, lo faccio...perchè mai banale.
grazie.
@ luigina
speriamo di non deludere le attese, da una nuvla osservare la montagna...sei troppo gentile:))
@ Riri
che la salsedine accompagni sempre ciò che scrivo.
Cocciutamente sarda, graniticamente ancorata al mio mare.)
scrvi veramente bene, complimenti.. bello questo post:)
@ xtravaned
mi fa piacere che ti sia gradito.
è un complimeto:)) grazie.
Elsa
Un racconto molto bello, coinvolgente e che esprime perfettamente come a volte sia più facile di quello che si pensa donarsi all'altro.
Un abbraccio.
@ schiavi o liberi
si, il senso sta li...
Ma spesso non vediamo.
cazzo! Scusa ma mi hai lasciato senza parole...
bella Elsa proprio bella.... una bella emozione ... come quelle che piacciono a me... ma è finita col bacio? domanda doverosa!
@ jasna
no non è finita... arriverà il seguito Cazzarola:)))
ok così mi piaci! ciao tesoro....
Perdona l'intrusione.
Passavo di qui per caso e mi sono fermata a leggere..scusa, è più corretto ..sognare!
Di complimenti te ne hanno fatti già molti, io mi limiterò a ringraziarti.
Annabell
@ annabel
sei la benvenuta:)
ti ringrazio per le parole che hai usato... Io scrivo solo ciò che ho dentro.
a presto:)
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