“ Fui sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Il deserto era come il bianco animale paziente, in attesa che gli uomini morissero e le civiltà vacillassero come fiammelle, prima di spegnersi del tutto”. J. F
Notte insonne… forse per il caldo, forse… no. La mente violentata da alcuni pensieri… nessun potere fra le mani per cambiare il corso degli eventi… a qualsiasi natura essi appartengano. Mi sento inutile… (della serie, lasciate ogni speranza o voi che entrate )... o forse no... Io che non lavoro in fabbrica, sento non solo le mie 12 ore di lavoro, ma questa notte sento il peso sulle loro spalle… quasi leggo la lista delle anime bianche dall’inferno.
Penso di farmi una tisana… mi piacerebbe sorseggiarla in compagnia. Ma quando la mia mente vaga lungo un binario nell’attesa che un vagone ne faccia scempio… meglio stare da sola.
Attualmente mi dovrei sentire più protetta… abbiamo i militari sparsi nelle città… però io mi sento presa per il culo, che è diverso. Ho detto bene… militari… non forze dell’ordine, un miscuglio di competenze e inadeguatezze dalle proporzioni che per similitudini mi ricordano l’occhio di un ciclope… la mia tisana si intiepidisce. Mi sento un isola… peggio che mai… ma solo perché una, fra le compagnie di bandiera… finalmente perde i favori… è la fine delle zecche , delle pulci e quant'altro... Mi assale la nostalgia… quanti viaggi sul mio mare… le valigie dell’emigrante… recupero la lucidità… si fottano con i soldi rubati ai cittadini e per l’immagine falsata dei sardi che su quelle navi hanno pagato dazio. Elsa, non si cede al sentimentalismo in certi frangenti… la mia coscienza inspira. Il caldo mi copre… Per chi smetterà di volare... basta, time-out rovistare fra le nostre pieghe o piaghe... Le loro ali di cera… verranno giù... Ma se la cera nei miei giochi di bambina, era al massimo, parte di una candela quando mancava la luce… Nella notte ruffiana e forse puttana dall’alto… è un altro nome epico che mi viene in mente… Icaro. Quello cadeva... cazzo quanto volte io sono scivolata su quella metafora e sulla carta che mi costringevano a leggere... ho perso il conto... poco male... Quì a cadere sarà ben altro, l'orgoglio della nazione sepolto da una massa di incapaci scelti ad hoc!!!
La mia tisana è fredda… come una lapide che non ha ragione di essere... Fredda come marmo scolpito ad arte... Ma quello mi da altre sensazioni...non quelle funeree...
Dopo aver fatto una doccia… provo un forte senso di nausea… penso alla mia infanzia e rubo un sorriso laddove a nessuno era consentito entrare...nel mentre tramonta la luna.
Notte insonne… forse per il caldo, forse… no. La mente violentata da alcuni pensieri… nessun potere fra le mani per cambiare il corso degli eventi… a qualsiasi natura essi appartengano. Mi sento inutile… (della serie, lasciate ogni speranza o voi che entrate )... o forse no... Io che non lavoro in fabbrica, sento non solo le mie 12 ore di lavoro, ma questa notte sento il peso sulle loro spalle… quasi leggo la lista delle anime bianche dall’inferno.
Penso di farmi una tisana… mi piacerebbe sorseggiarla in compagnia. Ma quando la mia mente vaga lungo un binario nell’attesa che un vagone ne faccia scempio… meglio stare da sola.
Attualmente mi dovrei sentire più protetta… abbiamo i militari sparsi nelle città… però io mi sento presa per il culo, che è diverso. Ho detto bene… militari… non forze dell’ordine, un miscuglio di competenze e inadeguatezze dalle proporzioni che per similitudini mi ricordano l’occhio di un ciclope… la mia tisana si intiepidisce. Mi sento un isola… peggio che mai… ma solo perché una, fra le compagnie di bandiera… finalmente perde i favori… è la fine delle zecche , delle pulci e quant'altro... Mi assale la nostalgia… quanti viaggi sul mio mare… le valigie dell’emigrante… recupero la lucidità… si fottano con i soldi rubati ai cittadini e per l’immagine falsata dei sardi che su quelle navi hanno pagato dazio. Elsa, non si cede al sentimentalismo in certi frangenti… la mia coscienza inspira. Il caldo mi copre… Per chi smetterà di volare... basta, time-out rovistare fra le nostre pieghe o piaghe... Le loro ali di cera… verranno giù... Ma se la cera nei miei giochi di bambina, era al massimo, parte di una candela quando mancava la luce… Nella notte ruffiana e forse puttana dall’alto… è un altro nome epico che mi viene in mente… Icaro. Quello cadeva... cazzo quanto volte io sono scivolata su quella metafora e sulla carta che mi costringevano a leggere... ho perso il conto... poco male... Quì a cadere sarà ben altro, l'orgoglio della nazione sepolto da una massa di incapaci scelti ad hoc!!!
La mia tisana è fredda… come una lapide che non ha ragione di essere... Fredda come marmo scolpito ad arte... Ma quello mi da altre sensazioni...non quelle funeree...
Dopo aver fatto una doccia… provo un forte senso di nausea… penso alla mia infanzia e rubo un sorriso laddove a nessuno era consentito entrare...nel mentre tramonta la luna.
15 commenti:
Sé que de la noche toda está amplificado, una gota simple del agua que baje tenga el efecto de una cascada.Mi flor, que esta noche usted él es luz.
Esteban
Ma, Esteban ha bevuto la grappa di montagna? e tanta anche...
Attenzione... non ti caschi un aereo e una nave sulla casa mentre i soldati ti arrestano... perchè parlando spagnolo ti hanno scambiato per un clandestino!
Bada bene di non aver un contratto da precario, perchè la prenderesti ... due volte.
elsa
Sorri mia
su sentidu de no pori fai nudda po cambiai tottu cussu chi non andada y esti acci meda chi no emma scidi ne mancu de aundi incummenzai, ma no mi pozzu arrendi, no pozzu abaxai sa conga, no pozzu serrai is ogusu...
Spero che lo abbia capito questo è in campidanese che un pochetto differente dal tuo...
In breve capisco il senso di impotenza ma arrendersi mai, anche se è tanto quello che non va e dovrebbe cambiare, tanto che non si sa nemmeno da dove iniziare, ma la speranza non deve mancare così come la forza di lottare!
Te abrazo muy fuerte hermana :)
Cara amica, avevo scritto un commento chilometrico, ma quando ho schiacciato pubblica mi è apparsa la scritta impossibile trovare il server, e mi sono accorto solo dopo che il modem faceva le bizze, e mica ti avvisa
-_-'
Io ho vissuto da migrante, ma non mi è piaciuto per niente. O meglio, persone in gamba se ne incontrano in Lombardia, in Veneto (Silvano), ma non mi è piaciuta l'atmosfera. E poi, stipato come una sardina sulla Tirrenia ci ho viaggiato tante di quelle volte, che la cabina manco a corrompere il comandante, e mi faceva orrore a pensare a come facessero i clandestini in condizioni ben peggiori, perchè noi almeno facevamo buon viso a cattivo gioco, e ci si ritrovava a bere birra sul ponte per passare la notte, conoscendo il popolo notturno delle navi, un vasto campionario da "conosci e poi te ne dimentichi". Ma è proprio questo spirito che non ho visto, se non in Emilia Romagna, dove mi è rimasto un bellissimo ricordo. Il resto degli argomenti, cara Elsa a domani, quando mi tornerà l'ispirazione che si è mangiata il modem... Comunque mi è piaciuto molto come lo hai scritto, un classico esempio di poema satirico in agrodolce ;) Ciao
Mah...ultimamente, io che non lavoro in fabbrica, sento non solo il peso delle mie ore di lavoro sulle spalle..anche io mi ritrovo con la mente violentata da tanti pensieri..Icaro è il titolo del libro che sto leggnedo..
eh vabbè..in alcuni punti mi leggo..poi le strade prendono altre storie...
Notte cara
Forse è soltanto il caldo, forse è soltanto un timore, forse è soltanto amore.
un amore? hai letto bene?
Ho un solo modo quì,che è quello di scrivere,sul blog ciò che succede nel mio paese, al limite del demenziale.
elsa
Credo sia il caldo...
Mik
Ciao Elsa un saluto
@ mirko
hai caldo?
Elsa....non mi diventare malinconica... un abbraccio fortissimo.
pensi sia malinconia?
...non lo è...:)
è soltanto il frutto di riflessioni che toccano il nostro paese...è incazzatura!
hasta luego.
La sindaco di Genova non li ha voluti i militari :-D
Avete una donna con le palle li...
Attenti...ehehehe
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