domenica 4 maggio 2008

la fame...un terremoto silente che dal petrolio arriva al riso

Ciao... chi vi parla di me, non conosce il mio nome... ma sa chi sono! Non fatevi ingannare dal mio viso paffuto... la mia pancia è talmente gonfia che un confronto sarebbe banale... Ho lo sguardo triste? Non ho tanta voglia di giocare? Forse dimostro più anni di quanti in realta io ne abbia?
Tutto vero... E' la fame... Faccio da mamma ai miei tre fratellini più piccoli finchè avrò forza... la mia di mamma è stremata... percorre chilometri a piedi tutti i giorni per farci avere un pò di acqua... Forse era bella quando è nata... per me lo sarà sempre e comunque anche se non ha più i denti e la sua magrezza fa paura... Chi vi parla di me... sa di cosa hanno bisogno i dimenticati come noi! La mia voce non può arrivare lontano... anche perchè io non ho voglia di parlare... se potessi vorrei urlare la disperazione che ho nel cuore... ma sento l'inutilità e onestamente non ne ho la forza. Il riso inizia a diventare il peggior incubo nei miei sogni di bambina... spesso durante la notte mi sveglio e piango per i dolori allo stomaco... io non so cosa siano i biocarburanti... io ho fame... io non ho mai visto il petrolio... io ho fame... io non so cosa sia la globalizzazione... io ho fame... io non so di chi sia la colpa... io ho fame... amo il mio paese è il solo che conosco... io ho fame... vorrei saper leggere e scrivere... chissà forse un giorno... chi vi parla di me sa che forse per me non ci sarà un domani... chi vi parla di me sa che io ho FAME.

17 commenti:

silvano ha detto...

Non che prima dell'avvento dei biocarburanti o anche del solo parlarne andasse meglio! Ma i biocarburanti dovrebbero essere considerati CRIMINI CONTRO L'UMANITA'. SAREBBE COME FAR AVANZARE LE NOSTRE AUTO, I NOSTRI COMPUTER LE NOSTRE FABBRICHE CON CARNE UMANA. UNA NUOVA SHOAH.
gran tema hai proposto.
ciao, silvano.

Ishtar ha detto...

Ciao sorella
i complimenti per questo post da 10 e lode, hai espesso con semplicità un vera e tragica realtà, come sempre in quello che scrivi fai trasparire la tua sensibilità...

Un libro che rende bene questa tematica è "La città della gioia", edito da famiglia cristiana, di un o scrittore francese, i dettagli nel mio profilo sui libri preferiti, lo trovai a casa per caso, inizia a leggerlo e non riuscivo a capire cosa centrasse un titolo del genere col contenuto del ma ero solo agli inizi, oltre di fame parla della gioia di condividere con chi come te lotta per la sopravvivenza l'unico pezzo di pane che potrebbe sfamare...

ho visto anche il film che non ha per nulla reso giustizia a questo libro, non so se lo hai letto ma io lo tengo nel cuore!

sai oggi ti pensavo e dei versi incominciavano a frullare nella mia testa...
a breve potresti trovare da me un post tutto per te!

Ciao sorre buon inizio di settimana :-)

Luca ha detto...

Viviamo in un mondo in cui gli interessi economici devono far premio su tutto.
Credo che siamo tutti colpevoli in qualche modo, chi più, chi meno.
Il dramma della fame nel mondo va a toccare quella parte più nitida di cristianità che c'è in me e in questo senso mi sento in perfetta sintonia con Benedetto XVI su questo tema, che ha parole migliori di quel che io possa spendere, che ho ricercato per riproportele ora:
"Eliminare le cause strutturali legate al
sistema di governo dell'economia mondiale, che destina la maggior parte delle risorse del pianeta a
una minoranza della popolazione.
Ogni persona può e deve fare qualcosa per alleviare la
fame, adottando uno stile di vita e di consumo compatibile con la salvaguardia del creato".
Deliziato dal ricevere il tuo invito per esprimere la mia opinione..
..Ciao dolce Elsa.

Gianna ha detto...

Ciao Elsa,mi aggiungo a te,se non ti dispiace:

AFRICA RISORGI !
gridano voci
senza voce
nel deserto infuocato.
I tuoi figli,
AFRICA,
hanno gli occhi senza luce,
la bocca senza i denti,
le mani senza presa,
hanno FAME !
AFRICA,
grida la tua pena
al Mondo
e chiedi alla Vita
che si fermi un poco accanto a te.
Tu hai diritto alla Vita,
a cieli azzurri sui tetti
e a pascoli di mais sulla tua strada.
AFRICA RISORGI !
il tuo sorriso
colorato di carbone,
vedrà un giorno
i morti e i vivi
percorrere insieme
i marciapiedi
dell' UGUAGLIANZA !

Anonimo ha detto...

Ci sono cose, che forse è meglio non dire, per non passare dei guai. Certe volte si rimane basiti venendo a sapere cosa succede nel resto del mondo con la complicità dei nostri governi occidentali, e quella dei bio-carburanti non è che una sciocchezza in confronto... come dicevo, forse è meglio non parlarne. Ci basta sapere che il colonialismo imperiale non è mai cessato, si è solo trasformato. Ma certe volte mi verrebbe da prendermi a schiaffi quando mi lamento di quello che ho e che penso sia poco, quando in certi posti un pezzo di pane può rappresentare il confine labile tra la vita e la morte, un sorso d'acqua pulita un lusso incredibile, e l'avere un genitore vivo un'utopia. Ogni anno raccogliamo qualche spicciolo per sentirci la coscienza libera, ma ci vuole ben altro per quei posti orribili. In più ci sono infami organizzazioni che sfruttano la sensibilità della gente per fare soldi, ed hanno trasformato in un business la disperazione del terzo mondo, che di quei soldi raccolti non vedrà mai nulla, e che serviranno a questi figli di p.....a per comprarsi la ferrari. Ci sono organizzazioni vere, che cercano di aiutare questi paesi, ma si scontrano con le difficoltà burocratiche italiane e locali, che portano via più della metà dei fondi raccolti. Far arrivare dei vaccini in questi luoghi, è un'impresa degna di superman, e sapete chi le realizza al posto del tizio in calzamaglia? un gruppo di suore agguerrite ed i medici volontari di emergency e medici senza frontiere, mentre noi ce ne stiamo qui ad oziare, buoni solo a protestare per la "marea" di persone che fuggono verso l'Italia per evitare la morte, che ci rubano il lavoro, che puzzano (Borghezio sei il mio nemico numero uno)... Una volta ho visto un documentario sulle piantagioni di banane brasiliane della Delmonte. Da quel giorno non mangio più banane. Purtroppo non servirà a nulla.

Gianna ha detto...

Caro Cesco, non dimentichiamo anche i missionari laici che con abnegazione operano in quelle terre.

Valen ha detto...

siamo arrivati al paradosso...
il petrolio aumenta e i paesi cercano con tutti i mezzi di cercare risorse alternative.
Ma la ragione per cui il petrolio aumenta non si conosce... perchè si stanno scoprendo nuove aree dove perforare per estrarre l'oro nero (come a largo del Brasile, sull'oceano).
Per quanto mi riguarda l'assurdo lo abbiamo raggiunto nel 2001, quando l'Argentina ebbe uno dei sui crolli economici, in un paese che esporta carne e cereali in tutto il mondo, i bambini della provincia del Chaco morivano di fame
che fare in un mondo dove ognuno vede solo i propri interessi???
la vedo nera, purtroppo

ciao, buona settimana dolce Elsa

Elsa ha detto...

Stella ...purtroppo il lavoro dei missionari laici e non ...non basta più!!!!!!!!!!!!!!!!
si arriva al parodosso...consigliando a noi come fare la spesa e sul come risparmiare con la benzina! ma laggiù e oltre quei confini si muore di fame.La nessuno potrà dire "se arriva un bimbo dove si mangia in tre si mangia in quattro!!!"

acquachiara net ha detto...

Una cosa su tutte, ciò che spendono gli stati uniti per la difesa in un anno, risolverebbe il problema della fame per due anni.
Non per polemizzare con un commento letto, ma i "beni materiali" del vaticano potrebbero fare ben di più, se solo si ricordassero cosa significa "carità cristiana"

da un'indagine molto seria è emerso che i soli beni immobiliari all'interno della città di Roma ammontano a 160.000 miliardi di vecchie lire.

Chi è che non vuole risolvere i problemi ????

silvano ha detto...

Questi problemi richiederebbero sforzi sovranazionali per essere risolti, ma probabilmente la genesi degli stessi è opera di entità sovranazionali. E' già qualcosa che se ne parli, che se ne abbia coscienza. Noi persone normali possiamo fare poco, molto poco. Possiamo e dobbiamo continuare ad averle presenti queste tragedie; possiamo adottare, per quel che è possibile, comportamenti etici. Uno è cercare di comprare alimenti,almeno una parte, che siano commercializzati attraverso canali indipendenti dalla grande distribuzione (penso ai prodotti del mercato equo e solidale); poi possiamo affidare i nostri risparmi a banche "etiche", ce ne sono alcune o, in alternativa, quando facciamo un investimento, ad esempio in fondi, pretendere di sapere quali azioni quei titoli andranno a comprare chiedendo che almeno i nostri risparmi non vengano investiti in titoli di aziende che producono armi, petrolio, o che siano grandi multinazionali dell'alimentazione.
Lo so è poco o niente ma è un'azione giusta e eticamente valida. Non cambierà il mondo ma almeno non avremo le mani sporche di sangue. Che si sporchino altri del sangue di innocenti.
ciao, silvano.

Gianna ha detto...

Cara Elsa, capisco la tua indignazione,che è anche la mia e umilmente ti chiedo: cosa di concreto possiamo fare noi?
Scusa la mia intrusione

Elsa ha detto...

Per Stella
cara non sono indignata con te...
che motivo avrei?
hai espresso un tuo commento e va benissimo...la mia forse è rabbia perchè davanti allo sguardo di quella bimba mi sento impotente...
noi possiamo fare sostanzialmente ben poco! penso che abbia ragione Silvano...forse con gli aquisti di prodotto che non fanno parte della grande distribuzione...forse con qualche contributo etico...ma è sempre troppo poco per un paio di occhi che implorano pietà!
I biechi interessi economici planetari giocano con noi tutti...a con chi non ha voce vincono a tavolino....
ps nessuna intrusione Stella...
so che è un tema difficile ma bisogna svegliare chi dorme e penso che anche questo sia un modo per non dimenticare quello sguardo.
con cuore rotto
Elsa

Gianna ha detto...

Indignazione era riferito ai politici o a chi per essi che non si preoccupano di tante creature che muoiono ogni giorno per un tozzo di pane che non hanno! C'è stato un malinteso tra noi e abbiamo chiarito.
Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Il petrolio... C'è chi pensa che l'Italia sia svantaggiata rispetto ad altri paesi. Invece come tutti i paesi occidentali le nostre imprese sono stanziate in Africa per derubare il petrolio delle zone dove i compiacenti governanti locali intascano sostanziosi compensi per permetterci di rapinare risorse e uomini. Nei TG però, queste cose non te le dicono. A me le ha dette un uccellino...

scrittrice75 ha detto...

ciao sono angela.. se ti piace leggere passa dal mio blog a leggere il mio romanzo che sto pubblicando a puntate... se passi dimmi che ne pensi.. ti va di scambiarci i link? se si lasciami un messaggio che ti linko..

Ishtar ha detto...

Ciao sorella
passa appena puoi da me che c'è un omaggio tutto per te...
Ti do alcuni indizi sperando di avere azzeccato e che tutto sia di tuo gradimento: il blu, il tuo colore preferito, il mare per l'appunto, e la musica del tuo gruppo preferito...

Ciao sorre :-)

Nella ha detto...

Ciao Elsa concordo pienamente con te ...
Ciao buona serata
BACI