domenica 6 luglio 2008

un dolore...

"La violenza sulle donne è una violazione dei diritti più diffusa al mondo".

Per quel dolore che si rinnova...
per il male che spesso non si cicatrizza più,
per il silenzio che spesso si rende complice,
per un bene profondamente sbagliato,
per quella violenza psicologica che annienta,
per la vergogna che ingiustamente incatena,
perchè tutti comprendono ma nessuno capisce,
perchè il bene degli altri che non arriva al tuo cuore,
per quel dolore che si rinnova...
per quella lotta vissuta in solitudine,
per l'autostima che mina un equilibro,
per la forza immensa che conduce ad una rinascita,
per la volontà che non deve venire meno,
per i lividi su un corpo che nell'anima rimangono,
per la profonda ingiustizia che rende bestia un uomo,
per quella voglia di danzare che viene meno,
per quella voce che ti parla e ti chiede di non lasciare
che qualcuno porti con se i tuoi sogni,
per la certezza che non tutti sono uguali.

17 commenti:

Nella ha detto...

Ciao Elsa ... passo di corsa per dirti che un premio ti aspetta da me smack
Buonanotte!!!

Gianna ha detto...

L'uomo affonda le sue lame in carni rinsecchite dall'indifferenza fino alla conoscenza di antichi umori maligni.Squarta, spezza, fruga negli angoli più bui...
Cambierà un giorno?

Anonimo ha detto...

La violenza sulla donne è più diffusa di quel che emerge.Il più delle volte rimane silenzio,la vergogna e l'umiliazione .

Valen ha detto...

ringrazio i miei genitori per l'esempio che mi hanno dato, non hanno mai alzato le mani fra loro, mi hanno insegnato il rispetto per il prossimo uomo o donna che sia, che si può avere una visione diversa delle cose e che si è liberi di scegliere, so che tutto questo non è per tutti, so che ci sono persone che hanno avuto altri esempi dai propri genitori, ma questo non gli giustifica, bellissime parole Elsa

un abraccio

Ishtar ha detto...

Sorre
tema difficile quanto purtroppo mai fuori moda, mi colpiscono sia le tue parole che il commento di Vale.
Diciamo che la cultura e l'esempio sono molto importanti.
E' già un trionfo se come donne ci accettiamo così come siamo, se poi siamo anche femminili e veniamo stuprate, be, infondo lo volevamo anche noi, c'è lo siamo cercate, perchè vestite in quel modo...
In casa non ne parliamo poi...
Tutto è ancora peggio la vergogna maggiore, spesso chi subisce violenza di ogni genere, si sente lei responsabile, e si tace anche per questo.
E' già difficile nascere donne accettarsi figuriamoci superare quando si ha la forza di superarlo, una violenza!
Per cui la cultura del rispetto è fondamentale...
Ciao sorre mia buona giornata

Streghetta ha detto...

Cara Elsa, la violenza sulle donne è davvero aberrante. Anche la povera ragazza italiana in vacanza in Spagna ha fatto una fine orrenda, ma perché? Sono allibita.Avrà mai fine quest'oscenità?

Elsa ha detto...

io penso che queste violenze non finiranno...
Spesso sono le persone più vicine a fare del male.
la condizione della donna...credo che difronte a certi episodi sia sucube, non tanto per debolezza...(anche quella ovvio)
quanto per il suo essere razionale pur sbagliando,
castrazioni subite con l'educazione ricevuta, che portano a provare una vergogna tale da essere celata...quasi a sentirsi colpevole. Così si diventa sucubi di una barbarie di cui non si ha colpa.
Elsa

jalley ha detto...

Ciao Elsa, mi hai lasciato un comento in il mio blog :), sei la unica persona chi penso che lo ha visto. Grazie, mi fa pensare de iniziare veramente a agiungere piu cose. Grazie e buonanotte.

Elsa ha detto...

@ jalley

figurati...è che non capisco la tua lingua !!!
un saluto
Elsa

Renata ha detto...

La violenza è tragica quando è sulle donne, sui bimbi, sui deboli e sui vecchi trattati come merce ingombrambrante, sui nostri ragazzi (quelli di ogni parte del mondo) mandati a combattere guerre sempre ingiuste.

La violenza è sporca, lurida E va combattuta SEMPRE.

Va combattuta e rifiutata anche con questi mezzi. Parliamone sempre e impariamo a imporre il concetto che NON E' LA VITTIMA CHE DEVE VERGOGNARSI.

Anonimo ha detto...

Carissima Elsa, quando ero alle elementari la nostra maestra ci invogliava al dialogo e al confronto tra noi, un pò come nella Grecia di Platone, e un giorno la discussione è caduta sulla condizione della donna nella società di oggi. Fa male ricordarlo, perchè fu la prima volta che mi resi conto dell'illogicità di molte persone. Mentre i maschi facevano illazioni assurde su stereotipi basati su quello che vivevano nelle loro case e sul ruolo dispotico che il padre aveva all'interno del nucleo familiare, anche quelli che erano "bambini di buona famiglia", le bambine erano intimidite da simili discorsi, e vergognose nel dire la loro, tanto che alla fine l'unica voce alta a levarsi in loro favore fu la mia, che già ero discriminato in quanto povero e perchè avevo un pensiero che divergeva da quello comune della classe. I piccoli mostri, mi duole ammetterlo, sono diventati grandi mostri. Tutto questo per dire che le cose non cambieranno mai se non insegniamo ai nostri bambini che cosa sono i diritti e il rispetto. Genitori stronzi non fanno figli buoni, perchè nella fase di imprinting l'unica figura di riferimento per il bambino è il genitore, ed è lì che il pensiero si forma.

Purtroppo, come il razzismo, l'omofobia e tutte le forme più abiette di sottomissione del prossimo, la violenza e la discriminazione verso le donne sarà dura a morire per molti anni, se mai morirà del tutto...

ziorina ha detto...

Cara Elsa, purtroppo so bene di cosa parli...
Tanti anni son passati e non si dimentica perchè le ripercussioni sono globali e tutta la propria personalità subisce le influenze di tale trauma. All'inizio vuoi dimenticare e pensi di riuscirci, ma con gli anni ti accorgi che ogni tua mossa è condizionata dalla paura, che si manifesta in tanti modi...per esempio non riesci neanche ad andare a fare la spesa da sola e rimani prigioniera di te stessa e non riesci a vivere ed ecco che ti arrabbi con chiunque tenti di compatirti...subentra la frustrazione e....soffri!
Perdonami la lunghezza del mio commento, non volevo essere invadente, ma come hai potuto notare è un argomento che mi coinvolge parecchio.
Grazie per avermi permesso di parlarne, anche se ci sarebbero tante cose da dire e sopratutto da fare, mi riferisco soprattutto a chi ha dei figli maschi, fate attenzione a come esprimete i vostri giudizi sulle donne, su qualsiasi donna...
Un abbraccio sincero!!

Unknown ha detto...

Cara Elsa, argomento delicato veramente.
Può un uomo capire pienamente cosa intendi?
Sarei presuntuoso se mi rispondessi di sì.
Può offrire tutta la solidarietà che può. E siccome credo che le ferite più serie siano quelle dell’anima e non della carne, credo che tale solidarietà, almeno un minimo, possa lenire.
A proposito, Ziorina: un grande abbraccio.
Sono d’accordo con chi dice che troppo spesso è la vittima a vergognarsi. Il dialogo è una grande medicina.
Suppongo che la forza maschile principalmente sia fisica, ma non voglio dimenticare l’enorme forza di volontà delle donne. Forza spesso d’amore. Molto spesso forza di odio. E voglio ricordare anche quanti uomini subiscano la violenza e la cattiveria psicologica delle donne. Giusto per dire una cosa fuori dal coro.
La violenza nelle persone non credo che derivi solo dall’educazione: conosco veri signori figli di emeriti… e viceversa. Ma i nostri comportamenti derivano da un vasta miscela di ingredienti, di cui l’educazione è componente comunque importante. C’è poi la genetica, che non è astrologia. E tanto altro, appunto.
Cesseranno mai queste cose? Mai.
Se poi le ricolleghiamo all’educazione, allora siamo veramente su una brutta strada. Genitori, mamme soprattutto, sempre più assenti dalla vita dei propri figli ed insegnanti sempre più frustrati e demotivati non fanno presagire nulla di buono.
Ehi… ma dov’è finito il mio naturale ottimismo?
Un abbraccio ed un enorme sorriso a te Elsa, e a tutti coloro che lo accettano
Andrea

ziorina ha detto...

Grazie per l'abbraccio Andrea.

Purtroppo sono convinta che i pensieri, le buone maniere e il rispetto si imparano dai genitori, poi le strade che si incontrano, è vero sono tante, ma è la nostra coscienza che formatasi in famiglia, ci fa scegliere un atteggiamento piuttosto che un altro.
Sono daccordo con cesco quando dice che i piccoli mostri, spesso diventano grandi mostri e che tutto questo sarà dura a finire...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E' una violenza ignobile che, una volta subita, neanche la magia dellle onde del mare può cancellarla.

Gianna ha detto...

Cesco ti bacio,

Gianna ha detto...
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