venerdì 11 aprile 2008

Ingrid Betancourt


Una donna , una figlia, una madre e una sposa...

La mia rabbia per questa storia preferisco non esprimerla, sarei tremendamente dura.
Ringrazio fin d'ora chi vorrà scrivere due parole solo per Lei. Ho deliberatamente scelto una sua foto che la mostra felice e serena ...

26 commenti:

Anonimo ha detto...

un saluto.certevolte un post senza parle lascia piu spazio alle risposte..ciao stasera vado da esteban ciaoo

Anonimo ha detto...

Grazie Elsa, ho visitato il tuo blog e sono rimasto piacevolmente attratto dal tuo modo di comunicare così intenso, sia attraverso le poesie che gli scritti di attualità.
Penso che dedicherò più spazio a questo bellissimo blog.
Ciao

Rolling chili ha detto...

Ciao Grazie per avermi indicato il tuo blog, penso che passerò a trovarti ogni tanto, per quanto riguarda la stazione marittima di P.torres, ho avuto modo di vivere le vicende, anche se solo da spettatore,in quegli anni per questioni di lavoro passavo spesso da quelle parti.
Che dire, in parte anche questo è il senso che volevo dare agli UOMINI PICCOLI.
Ciao

Unknown ha detto...

Ciao Elsa, ti ho aggiunto ai miei Blog amici... il mio blog è dedicato alla grafica, ma su msn parlo un pò di tutto...se ti va vieni a trovarmi anche li
...ciaoo un saluto da Cagliari
:-)

Streghetta ha detto...

Cara Elsa, la vicenda di Ingrid Betancourt è sconcertante,da un ultima notizia che ho letto, datata 8 aprile, non hanno voluto concedere alla missione umanitaria, organizzata dalla Francia, di prestare soccorso a Ingrid Betancourt. Dopo sei anni non c'è nulla di nuovo e tutto il mondo sta a guardare.

Anonimo ha detto...

...

C'è una cosa di cui l'essere umano ha bisogno in modo fondamentale.
Questa cosa è la libertà.
Senza di essa siamo schiavi.
Senza di essa ci sentiamo perduti.
Senza di essa perdiamo la speranza.
Spero che dovunque ella sia, possa trovare la forza necessaria per resistere e lottare. Perchè se dovesse smettere di farlo, sarebbe tutto perduto.

Osama * ha detto...

ciao elsa, ho visitato il tuo blog, è veramente interessante.
continuerò di sicuro a visitarlo, ti citerò tra i miei blog amici.
antonio

Bryan Kalvin ha detto...

..... non abbandonare questo blog, abbiamo bisogno di anime vere

Streghetta ha detto...

Dimenticavo, Come dice isthar, compaesana, ogni tanto torna a trovarmi sul mio blog :-)

acquachiara net ha detto...

Una storia molto triste e purtroppo nemmeno unica, non è facile esprimere un commento che lasci spazio alla compassione piuttosto che alla rabbia dell'impotenza :-)
ripasserò mi piace come scrivi :-)

vladeRG ha detto...

Ciao complimenti.Blog molto interessante

Unknown ha detto...

Ciao Elsa, il tuo blog e' proprio fico. Se vuoi leggere storie di casini tecnologici visita i miei blog

Anonimo ha detto...

Ciao elsa! Hai creato davvero un posticino delizioso! Manca un tocco di tecnologia che puoi trovare solo su .Net Butchering!!
Ciao ciao

3fix ha detto...

L'incredibile e terribile vicenda di questa donna piena di coraggio dimostra che noi tutti siamo prigionieri dell'impotenza... Libertà per Ingrid! Urliamolo sino a sfondare i timpani di chi la tiene ancora prigioniera...
Ciao Elsa, 6 immensa come il mare.
Benvenuta tra i Links di Smack City.
A presto.

SarDoc ha detto...

ciao elsa,
gran blog.
Andrea

Vale ha detto...

Questa vlcenda mi tocca profondamente, forse perchè ho letto il suo libro quando ero ancora piccola. Io spero solo non finisca nel peggiore dei modi.

P.S. Se ti va, su www.mondine.it si può aderire a 25 aprile, 250 bloggers. Vorremmo che la blogosfera si riempisse di parole che ricordano le nostre radici resistenti, e abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti.

leorso ha detto...

L'indiffereza è una malattia contaggiosa come l'ignoranza...
dilaga.


la sensibilità è forte in te.

Penelope ha detto...

Una figlia non ha più una madre, una madre non ha più sua filia, un uomo non ha più la sua sposa. Vite spezzate!

Penelope

Giuseppe ha detto...

Una grande donna.
Troppo grande per questo mondo...

Mi auguro sia viva e che possa raccontare un giorno la sua esperienza ai nipoti.

Un caro saluto, Elsa.
Giuseppe

silvano ha detto...

Salve Elsa, anch'io come molti non so cosa dire dinanzi ad una storia come questa. Si resta basiti e schiacciati dal dolore, senza fiqato e senza forza. Credo che noi persone che non abbiamo responsabilità o direttamente voce in capitolo nella situazione dobbiamo fare ciò che hai fatto tu: parlarne, tenerlo a mente, interessarci. La tua è un'ottima iniziativa, il solo fatto che io, altri, rispondano al tuo post è molto. Molto di più di ciò che si possa pensare.
Grazie Elsa.
un saluto, silvano.

Rosso ha detto...

Soffice Pensiero

Anonimo ha detto...

Elsa cara ..qui il tempo è variabile come lo sono i miei pensieri..per ora zucchero filato e mirtilli..il resto è paglia umida sotto il portico ..nemmenio una stella ..qualche alito di vento e il mio respiro..ciao

silvano ha detto...

Salve Elsa, ritorno sui miei passi per aggiungere un paio di cose a quanto già detto.
Intanto complimenti per il tuo blog: bellissimo. Così bello che ti ho collegato al mio. E poi volevo ribadire che le iniziative come le tue, di parlare di questi fatti drammatici, sono la cosa migliore da fare; il fatto che l'opinione pubblica sia sensibilizzata è l'unica speranza concreta di salvezza per la Betancourt di turno.
"You can blow out a candle
But you can't blow out a fire"
http://31canzoni.blogspot.com/2008/04/canzone-n-14-biko-peter-gabriel.html

Ishtar ha detto...

Cara sorella io detesto le ingiustizie e ammiro il coraggio e devo dire che sia lei che la madre in questo momento difficillissimo della loro vira stanno dimostrando di che pasta è il loro carattere, speriamo in un lieto fine, serena serata a presto un abbraccio :-)

Layla ha detto...

Questa è una gran donna. Da salvare, non da beatificare una volta martirizzata.
Ciao Elsa.
Ti leggo con piacere.

Alfa ha detto...

E ora, finalmente, LIBERA!