giovedì 3 aprile 2008

Quando manca il lavoro

Berlusconi ha dichiarato ieri che "la precarietà non è un male assoluto" !!!!!
Non commento queste parole frutto di un pensiero a dir poco infame... ma vi segnalo una situazione... una fra le tante!!!

Da troppi anni i lavoratori degli appalti del petrolchimico di Porto Torres soffrono un forte disagio a causa di una gestione economica degli stessi, che scarica sui lavoratori tutto il peso dei "risparmi" effettuati dalle imprese. Da troppo tempo gli operai sono costretti allo sciopero per rivendicare diritti fondamentali quali:
- lavorare in sicurezza
- percepire lo stipendio.
Da mesi gli operai della Co.S.mi. protestano invano ricevendo solo promesse.
Si chiede che la dignità dei lavoratori non venga calpestata, i diritti non siano solo sulla carta, i salari vengano erogati regolarmente ogni mese, infine che si possa lavorare in sicurezza.
Questo è solo uno dei tanti casi dove la precarietà è un dramma per le famiglie degli operai coinvolti.

39 commenti:

Morettina ha detto...

Ciao ho accolto il tuo invito!
Brutta storia la precarietà... io ho avuto mio padre per anni in mobilità... ora grazie a Dio è in pensione...perche la sua fortuna è stata quella di aver iniziato da piccolo a lavorare assicurato...e con gli ultimi 2 anni di mobilità è arrivato alla pensione!
Un bacio e quando vuoi qualcosa di dolce passa da me!

Seudeu ha detto...

Ciao, ti aspetti per caso che al Berluskaiser freghi qualcosa di chi non ha lavoro o se c'è l'ha è finto?
Piove sempre sul bagnato: chi è ricco è ricco e chi non lo è resta tale.
Complimenti per il blog, scusa ma se vuoi un giudizio dettagliato, te lo invio privatamente.
SeuDeu

Weltall ha detto...

Innazitutto ti ringrazio per essere passata da me e per avermi invitato a leggere ^___^

E' facile per il Berluska sparare fesserie di proporzioni bibliche quando una situazione di precariato non pesa sulle sue spalle o su quelle dei suoi figli...siamo noi, gente "normale" (virgolette d'obbligo) a dover convivere con questa realtà.
La storia di cui parli in questo post è solo uno dei tanti esempi purtroppo...

back_to_black ha detto...

Ciao elsa ho letto.. e tristemente concordo con quello che hai scritto perchè è una vergogna.. poi ci si stupisce quando la gente emigra all'estero.. viviamo davvero una triste realtà.. mi preoccupo del futuro di mio figlio. complimenti per il blog, appena ho tempo lo leggerò tutto con attenzione.ciao fran

Ishtar ha detto...

Ciao sore mia che ci vogliamo fare se facciamo finta di niente moriamo prima di accorgercene se alziamo la voce e lottiamo non ci ascolta nessuno e se va male ci mandano i gendarmi a casa...ma di lottare non bisogna comunque smettere costi quel che costi, siamo un popolo reattivo che pulsa e che non ci sta a fare finta di niente e ieri ne ho avuto un assaggio particolari in più nel commento del precendente post ciao

Regina Madry ha detto...

Ciao Elsa, passo volentieri da te per una visita :-)
Quanto alle parole di Berlusconi, sono abbastanza infelici, ma la precarietà non è cominciata con lui purtroppo...e anche gli altri non mi convicono molto :-((
Se questo argomento e altri riguardanti la nostra Sardegna ti interessano, vieni a trovarmi, sono tutti postati sotto l'etichetta "La magnifica ossessione" :-))
Ciao

valentino tola ha detto...

Su Berlusconi mi autocensuro...

La cosa che fa più rabbia è che questa tendenza globale alla precarizzazione e all' aumento delle disparità di reddito, evidenziata da ogni tipo di dato statistico sugli ultimi 20 anni, viene ancora da molti giustificata in base a logiche di ineluttabilità oppure addirittura di pretesa rispondenza al bene comune.

Ciao

Pellescura ha detto...

La cosa che mi fa arriabbiare è s che sto maledetto ne spara di così grosse che ci costringe a parlarne di continuo.
Beati i paesi che non hanno bisogno di eroi e nemmeno di presidenti del consiglio farlocchi.

Valen ha detto...

Brutta facenda... in questi giorni faccio un parallelismo con Alitalia. Gli interessi sono altri e non quelli della gente che a dato molto di più di quello chiesto. Sembra che non ci sia verso, ognuno pensa a sè, ci vorrebbe la solidarietà di tutto il comune di Porto Torres e della provincia di Sassari, con uno sciopero generale, con un corteo fino alla provincia, ma come dicevo prima ognuno guarda il proprio orto. Davvero forse sarebbe meglio non andare a votare come protesta a questa indifferenza da parte delle istituzioni. Strano paese l'Italia sembra che per farsi ascoltare bisogna chiamare "Striscia la notiiza" o le "Iene".
Vale

Streghetta ha detto...

Ho visto il tuo post ebbene invito tutti a proposito a visitare questo sito

http://www.anagrafeprecari.it/

sardovicarious ha detto...

Ciao Elsa, grazie per il tuo commento. Come sei arrivata al mio blog??
Scusa il mio italiano, purtroppo è morto ormai...ma ci provo!
Una domanda: dove è la gente che deve alzarsi? Voglio dire, nel vostro paese...io sono stato lì pratticamente 1 anno (mi manca tanto la Sardegna...) e sembra che state tutti come...sbadigliando??
Dove sono i giovani??
Meno male che noi abbiamo Zapatero...perchè voi con Berlusconi...scusa, pero fa ridere.
Ora guarderò sempre il tuo blog,
tanti saluti,
ciao!!

Barbara ha detto...

ciao elsa! grazie di essere passata per il mio blog e avermi invitata a leggere il tuo!

la precarietà non è la sola cosa che va male nel nostro paese purtroppo...e forse noi non reagiamo nella misura in cui dovremo a ciò che ci succede intorno.

come dicono elio e le storie tese: l'italia è il paese dei cachi!

Giuseppe ha detto...

La precarità dei giovani è figlia di due aspetti.
Quello della rivalutazione del tempo part-time, che ha visto culturalmente modificare l'approccio e l'ingresso lavorativo dei giovani in questi ultimi anni; i motivi che lo interessano sono tanti: la decadenza del passaggio di proprietà d'una azienda da padre in figlio, l'allungamento (e l'allargamento a tanti)dei percorsi di studio universitari, l'incapacità di noi italiani ad adattarsi a determinati tipi di lavoro salariale (oggi coperti da extracomunitari, in gran parte).
E sicuramente me ne sfuggono altri di potenziali motivi...
L'altro aspetto si fonda su un altro aspetto culturale - da non sottovalutare ai nostri giorni - di inquadrare il giovane e nuovo lavoratore precario come "strumento" lavorativo, prescindendo al riconoscimento della sua propria dignità.
Si tende cioè a "utilizzare" il giovane precario - non a caso la precarietà risiede nei lavori riguardanti la categoria "servizi".
Questo è in parte dovuto anche un elemento di sfondo (a mio modo di vedere dovrebbe essere valutato diversamente) come il "discorso previdenziale" e all'età pensionabile - che si hanno alzato il tetto dell'entrata in pensione (e per una nazione puo' essere utile tutto cio') ma che ha anche tolto la possibilità d'inserimento anticipato alla vita lavorativa proprio dei giovani.
Discorsi complessi, cmq, che meriterebbero da parte mia un'analisi sicuramente piu' approfondita...

Ti ringrazio di essere passata Elsa.
Passerò anch'io di tanto in tanto da te a salutarti e leggere le tue pagine virtuali!

Un caro saluto,
Giuseppe

Seudeu ha detto...

Giusto per approfondire (e provocare), sarebbe interessante riflettere sul comportamento dei figuri politici che si fanno passare per gente di sinistra (ideologia politica che nasce dall'aggregazione sociale che parte dal basso) e gli altri loschi figuri che si spacciano per sindacalisti.
In realtà chi arraffa il potere sa benissimo che lo può tenere soltanto a certe condizioni (fare gli interessi dell'elettore) e, siccome la figura del politico è estinta da anni ed al suo posto vi sono una serie di ladri, pardon avvoltoi assetati di potere ed assolutamente incapaci, cosa pretendiamo?
Le cose sono due: o ci teniamo simili figuri o li cacciamo a pedate.
Che decidete?

Unknown ha detto...

Sottoscrivo in pieno tutto quello che hai "detto". Purtroppo la Sardegna è una delle regioni più colpite dalla precarizzazione del lavoro che costringe molti giovani a vivere con i genitori e rende impossibile crearsi una vita propria. Purtroppo spesso l'unica cosa da fare è emigrare...

Anonimo ha detto...

Un blog eccellente, il tuo, che ho appena scoperto, complimenti. Splendide immagini e altrettanto splendide parole.

Lo pubblicizzerò sul sito per il quale scrivo, anche se parla solo di sport.

Politicamente non condivido tutto ciò che scrivi, umanamente si. Nel modo odierno conta più il secondo aspetto, altrimenti diventiamo come "quelli là".

Un saluto

Francesca Palmas ha detto...

Ciao Elsa, finalmente eccomi qua! Ti ringrazio per l'invito e come ho letto il tuo ultimo post ho sentito un forte groppo dentro e tanta amarezza. Vorrei che queste persone che ci governano, utte, indistintamente, si trovassero per una volta nelle condizioni di chi deve sbattere la testa per arrivare a fine mese...Magari capirebbero. Ma forse no. E' così facile puntare il dito dall'alto e governare un popolo stufo di questi cialtroni. Parlando di altro apprezzo enormemente le tue foto, sono stupende, davvero!
Un caro slauto :)

arcala ha detto...
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arcala ha detto...
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arcala ha detto...

La precarietà è solo un mezzo divenuto lecito per non riconoscere a ogni lavoratore il diritto al giusto salario, alla sicurezza nel lavoro, alla maternità, alle pari opportunità, alla pensione, alla piena realizzazione e alla felicità. Chi ogni giorno utilizza questo mezzo può scherzare (?) o deridere di una condizione sociale o di disagio perchè è causa del sopruso legalizzato. Ma il tempo darà ragione ai meno considerati perchè i padroni hanno finito il loro tempo. Ciao
P.S. Complimenti per il blog e grazie per l'augurio formulato.

Anonimo ha detto...

C'è stao un periodo storico di conquiste sociali ...di cui sono testimone e protagonista, seguito da un periodo di riflusso e ora stiamo vivendo un momento di espogliazione reazionaria..almeno cosi la pensa Esteban..ciao

il portapizza ha detto...

...che dire? Che tristezza!
Ciao elsa, grazie dell'invito!
simo

Daniele dangp ha detto...

Berlusconi le spara grosse per farsi pubblicità come:
è giusto non pagare le tasse se si considerano troppo alte, i lavoratori licenziati si possono arrangiare con il lavoro nero, l'Islam è una cultura inferiore, Mussolini era meno cattivo degli altri dittatori, etc.
Non dimentichiamo che la legge 30 è stata varata durante il suo governo ma non è stata cambiata in quello successivo.
Ciao.

Cesare ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Non amo Berlusconi. Il suo stile, il suo modo di essere, di parlare, di fare impresa e di fare politica. Penso però che il precariato sia una condizione naturale, oggi. Nessuno mi può assicurare un futuro. Solo io e le collaborazioni che riesco a crearmi. Non sopporto i parassiti. Essi si annidano sia tra i capitalisti che tra i lavoratori, colpevolmente protetti da certi sindacati. Ma lavoro e capitale sono contrapposizioni che, sbaglierò, trovo decisamente fuori da questo tempo. E’ desolante vedere che tante persone stanno tornando indietro verso condizioni economiche drammatiche. Credo però che irrigidire il mondo del lavoro con assunzioni “a vita” non sia la soluzione. Ripeto: l’unica soluzione è combattere i parassiti.

Ishtar ha detto...

X Marketing e formazione:

Che i parassiti come dice il nome stesso non portino nulla di buono va anche bene, ma è necessario pensare che non siamo per natura tutti predisposti a diventare imprenditori di noi stessi, per cui è necessario fare un piano di leggi a tutela del lavoratore dipendente, del resto non possiamo essere tutti imprenditori, per cui avere una speranza di stabilità non può che migliorare le condizioni generali dell'economia e del mercato.
Il mio motto è maggiori tutele ai lavoratori dipendenti, anche con delle leggi dello stato del resto ne ha il potere, non è sempre bene lasciar fare all'andamento naturale del mercato, dando però i giusti riconoscimenti alla produttività e penalizzando i lavativi!
Con la stabilità aumentano anche i consumi etc, ma penso che tu sia più ferrato di me in questo settore!
Ciao :-)

Cookie ha detto...

Ciao Elsa, grazie per avermi fatto scoprire il tuo blog. Innanzitutto ti faccio i complimenti per le tue poesie e per le stupende immagini. La precarietà, un male assoluto!! Non ci si è ancora accorti che non siamo dli Stai Uniti, dove si trova lavoro con facilità. Stiamo diventando un paese di laureati-iper-specializzati-disoccupati? Speriamo di no.

Valen ha detto...

X Marketing e formazione:

forse non conosci la vicenda...
ma qui si tratta di persone che, pur lavorando, non stanno percipendo lo stipendio, qui nessuno è un parassita. Si chiede lo dovuto. Meglio informarsi prima di aprire bocca...
c'è un candidato premier che non ossigena molto il cervello prima di parlare....
forza Marketìng

Anonimo ha detto...

Ciao, ho accolto ben volentieri il tuo invito e... che dire, il tuo blog è bello e interessante. Credo tu sia una di quelle persone di cui si sente troppo la mancanza oggi: gli idealisti. Purtroppo chi come noi ha un pensiero libero da pregiudizi e luoghi comuni viene additato spesso come "stupido", perchè non cerca di trarre vantaggio dall'uniformarsi al pensiero comune e di infischiarsene di chi soffre. Basta però solo vedere quali programmi televisivi hanno il meggiore audience per capire quanto alto sia il livello di menefreghismo della gente.

Ele ha detto...

Ciao Elsa..grazie per essere passata da me..
è proprio vero questa situazione della petrolchimica è assurda..oramai dura da anni, immagino i lavoratori che vivono costantemente nell'incertezza.
Purtroppo in Sardegna esistono tante di queste realtà...è un' isola così bella, ricca ma come sempre a goderla fino in fondo non sono i sardi e coloro che ci vivono...speriamo che le cose cambino presto.
Ciao
Ti aggiungo tra i miei link :-)

giovanna ha detto...

ciao Elsa,
grazie per essere passata dal nostro blog.
e..sono venuta a leggere una triste storia, purtroppo!
Troppe le storture di questo nostro paese-Italia. Quando ci toccano così da vicino certo, ne soffriamo maggiormente e l'indignazione aumenta...

Complimenti per le tue poesie, hai un bell'animo!
a presto!
giovanna

Anonimo ha detto...

Cara Ishtar... Non tutti possiamo essere imprenditori di noi stessi, è vero. Ma dobbiamo esserlo un pò di più, molto di più. Non credo nel turboliberismo. Il mercato fa gli interessi del più forte, non del migliore. Lo stato è fondamentale. Ma: tutti i portaborse dei parlamentari sono assunti in nero, e i presidenti delle Camere sono entrambi ex sindacalisti: come possiamo affidarci a persone così? Ecco perchè cerco le forze dentro di me, più che nel sistema. La stabilità è un gran valore, ma ha un difetto: uccide la creatività, e non è cosa da fighetti.
x il signor Valentino, che mi dice quando dovrei aprire bocca: prova a leggere bene il mio commento, magari senza pregiudizi e con un pò di calma. Riuscirai a capire chè i parassiti là non sono certo i lavoratori, ma la megaindustria. Suvvia...

Valen ha detto...

io mi riferivo a questa parte del tuo scritto:
..."Non sopporto i parassiti. Essi si annidano sia tra i capitalisti che tra i lavoratori."...
Che, nel generico può essere condivisa, ma nel caso specifico di Porto Torres non mi sembra.

Kat ha detto...

25 anni.
un mutuo da pagare.
un compagno ed una gatta di cui occuparmi.
e la consapevolezza che il misero stipendio che a stento ci accompagna lungo il mese domani potrebbe non esserci....
sogno la pensione che non avrò.
se solo sapessimo organizzare una vera resistenza....
meriterebbero solo schiaffi.
e la gente continua a votare quel lurido nano nonostante tutte le accuse e le pendenze giudiziarie.
gli italiani sono deboli e pigri.

schifo.

Anonimo ha detto...

x Vale: ok

Roby67 ha detto...

Ho letto attentamente il tuo post e quasi tutti gli altri commenti. Purtroppo, però, la situazione è molto più complessa di come possa apparire. Il comparto industriale ha portato ricchezza a Porto Torres e penso sia stato così per altri centri industrializzati negli ultimi 50 anni! Ma quando tutto va bene si sperperano le risorse e non si pensa all'innovazione e all'adeguamento delle situazioni politiche e sociali. Oggi, e questo è comune a tutta l'Italia, le varie vicissitudini politiche, a partire da "mani pulite", hanno creato uno sconquasso portando alla creazione di nuove figure (che in politica non avevano mai bazzicato se non "marginalmente")come Berlusconi. Il cambio ripetuto della legge elettorale e l'opposizione esagerata senza alternative concrete dei, chiamiamoli così, "naturalisti", ha fatto il resto!
Infatti ora e impossibile trovare un colpevole alla situazione attuale che non avantaggia nessuno, ne' gli imprenditori (tutti più o meno in difficcoltà a gestire le proprie aziende) sia i lavoratori che oltre ad accusare di riflesso i problemi delle aziende in cui lavorano, si vedono vanificare il potere d'acquisto a causa delle non decisioni dei vari Governi di questi ultimi anni.
Forse la flessibilità sarebbe stata una buona idea ma non in questo periodo perchè crea intabilità.
Cosa si può fare? La legge elettorale non ci aiuta, non possiamo decidere praticamente nulla alle prossime elezioni ed andrà a finire che, comunque, anche se con una manciata di voti di differenza e con una percentuale di voti irrisoria, vincerà una delle due più grandi coalizioni che cercherà di governare con il premio di maggioranza, ma penso che sarà impossibile decidere con così pochi numeri alla camera ed al senato.
Ci sarebbe ancora tanto da analizzare ma ci vorrebbero giorni. Ci risentiamo a presto.

Anonimo ha detto...

Per Roby '67. Il tuo commento è una contraddizione in termini. Quando dici di aver letto attentamente il post, con il discorso successivo dimostri di aver letto solo le prime due righe. Per gli operai di Porto Torres in questo momento il male peggiore non è neppure la precarietà: è semplicemente il lavorare senza prendere soldi. Ti riesce così difficile capirlo o vuoi un vocabolario? Fanno presto certi personaggi di mia conoscenza a dire ai propri operai "devi capire che siamo in un momento difficile e bisogna aspettare" dopodichè vanno via con la mercedes appena ritirata in contanti dal concessionario, lasciando il padre di famiglia che non prende lo stipendio da sei mesi con l'orrore di meditare il suicidio perchè di lì a poco la banca gli pignorerà la casa per la quale ha versato in tutti questi anni almeno centomila euro!!! qui la politica non c'entra nulla e a quel padre disperato gliene può fregare di meno della legge elettorale!!! I tuoi discorsi senza senso perdono la seppur minima efficacia quando si scontrano con la disperazione di chi ogni giorno deve "difendere i suoi cari, dalle mani dei sicari dei cravattari" (Caparezza).

X Elsa. Scusa se mi sono indebitamente sfogato nel tuo blog, ma quando sento certa gente fare discorsi simili il sangue tende a salirmi verso il cervello e mi si annebbia la vista.
Ciao.

Alex B ha detto...

Premesso che non conosco la sitauzione industriale del nord sardegna, è anche vero che la parola "precario" in Italia sia peggio di una bestemmia. In molti paesi, leggasi anglosassoni, il precariato è la norma; si cambia lavoro come e quando si vuole. Allo stesso tempo il datore di lavoro cambia lavoratore come e quando vuole. E' vero che in Italia con la legge 30 (non Biagi, non insultiamo i morti) si sono presi, della situazione anglosassone, solo i vantaggi per le aziende e non per i lavoratori. Il sistema bancario non ne vuole sapere di adeguarsi. Ed anche i lavoratori di lungo corso, gli unici difesi dai sindacati, non ne vogliono sapere di avere un vero sistema meritocratico che ti licenzia se fai schifo come lavoratore.
Poi di Berlusconi non parliamo... meno se ne parla meglio è! Ma anche gente come i membri di Sinistra critica, o come diavolo si chiama, sono personaggi anacronistici. La lotta di classe non esiste da un bel pezzo. La realtà, come dice Cheve, è che in italia nessuno ha il coraggio di alzare la testa. ci si aspetta che qualcuno lo faccia sempre al posto nostro, o al limite ci si accoda ai populistiVaffanculisti... No, non ci siamo proprio.
Cheers

stefano ha detto...

grazie dell' invito. spero che nel mio blog hai letto la parte iniziale dove parlo anche del signoraggio bancario. spero che anche tu comprenda il problema a fondo e mi dai una mano a diffondere a tutti la verita'. ciao da stefano. ps. hai davvero impostato il blog in modo esemplare. bellissime parole e foto.