Riprendo in mano un libro letto tanto tempo fa... In seguito vidi anche il fim tratto dall'omonimo romanzo. Vista la mia innata curiosità non mi accontentai e lo rividi ancora una volta... Piansi per la commozione, piansi per la rabbia, piansi perchè avevo capito. Qualche tempo fa sono andata a trovare un amica in ospedale... tramite un sms mi aveva fatto sapere che era stata ricoverata in psichiatria per una delle sue crisi. Mi diceva che voleva scappare. Mi sono recata in reparto alla velocità della luce... ho visto le sue lacrime venire giù senza forza alcuna, a stento riusciva a muoversi, parlare le costava una fatica immensa. Mi feci coraggio, io conoscevo la sua storia. Grazie alla bontà di un addetto ai lavori, sono ruscita a trascinarla fuori per fumare una sigaretta. Le chiesi se aveva detto alla psichiatra ciò di cui solo io ero a conoscenza... la sua risposta fu negativa. Non si fidava del segreto professionale! Ed io in barba ad una promessa fatta non feci nulla per convincerla, o perlomeno non più di tanto. Oggi i suoi ritmi di vita sono legati irrimediabilente ad alcuni psicofarmaci... Ma non è più ritornata, in modo poco invitante, in quel reparto. Oggi la vedo ciondolante nelle sue passeggiate... ma libera. Il suo segreto non sarà violato da nessuno. Certo dalla vita poteva avere molto di più... ma posso dire che è stata una sua scelta consapevole. Ho sempre saputo che non era folle, ma che la follia apparteneva ad altri. Io avrei lottato ma lei no. Non volle. La storia della mia amica la chiudo quì, forte del rispetto che ho per lei. Comunque rimasi colpita da quell'unica visita in reparto, vi erano persone che realmente avevano lo sguardo perso chissà dove e parlavano di cose stranissime per me... Ho sentito urla che non ho mai dimenticato. Spesso mi sono chiesta se i matti esistano sul serio... o se sono il frutto di tante altre cose. Ricordo un simpatico barbone, che un giorno mi chiese di spostare la mia auto perchè impediva il normale svolgimento delle manovre altrui, il tipo mi citò anche l'articolo del codice stradale! Pensando che fosse un vigile in borghese spostai la macchina... ma non bastò, mi citò un altro articolo... solo allora mi soffermai, quasi infuriata, sul suo sguardo e capii. Gli donai un sorriso. Venni poi a sapere che veniva da un altra città , che era un uomo molto colto, ma non seppi mai cosa lo aveva portato sulla strada per dimenticare un passato. A nessuno confidò il suo segreto. Morì su quella strada che tanto amava per un banale incidente... se ne andò libero. Detto ciò, credo che la cosa più importante per una persona sia la sua libertà... Esistono anche i casi in cui una persona non può gestire se stessa e allora bisogna intervenire con le dovute terapie. Quello di cui mi sono convinta con il passare del tempo è che spesso si confonde la sana follia per pazzia! Se non sapete che fra le due cose esiste una grande differenza vi consiglio di leggere "Qualcuno volò sul nido del cuculo"... dopo aver pianto chiedetevi se dietro a certi casi non vi sia solo una grande superficialità!!! Al personaggio del romanzo è stato imposto un ricovero forzato perchè la sua mente era troppo " esuberante". Intontito dai psicofarmaci, ha lottato, si è ribellato, ha desiderato fortemente la sua libertà...per morire in seguito ad una lobotomia, vittima di un ipocrisia da far paura. Quì il discorso si fa serio, in quanto protremmo varcare la soglia della mala-sanità. Infatti , purtroppo, queste storie fanno male, perchè non si limitano ad essere lette su un romanzo, ma sulle pagine della cronaca dei nostri quotidiani!!! Forse oggi non si arriva più a fare una lobotomia, ma esistono sistemi coercitivi ed io non sono nessuno per dire sin dove sia sbagliato arrivare. Ma ho tanti dubbi a riguardo. Io... ho urlato alla luna... ho chiesto al sole di spegnersi... ho chiesto alle stelle di esplodere... faccio il verso a chi mi pare... danzo follemente sul mio mare.
ps: che non si sappia in giro.....
5 commenti:
http://www.reti-invisibili.net/
giuseppecasu/articles/art_9001.html
http://www.reti-invisibili.net/
giuseppecasu/articles/art_13226.html
Da una storia in cui la vita è rimasta ad una in cui questa è stata strappata!
Tu sai chi sono :-)
COORDINAMENTO SARDO DELLE ASSOCIAZIONI
DEI FAMILIARI E DEGLI UTENTI DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE
A.S.A.R.P. – A.F.A.R.P. – A.R.A.P. – Il Guado – A.S.P. – APPRODI - Ass.ALBESCHIDA
Associazione FIORI DI LUNA – GRUPPO INSIEME Onlus – Ass. Il Labirinto – Ass. Diritti Negati
Ufficio del Portavoce c/o ASARP Via Romagna, 16 Cagliari cell.3381597287 fax 070/822711
INCONTRO DIBATTITO REGIONALE
Mercoledì 2 APRILE 2008 alle ore 15
PROMOSSO DAL COORDINAMENTO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI E DEGLI UTENTI
PRESSO LA SEDE DELL’ASARP IN CAGLIARI VIA ROMAGNA n° 16
(cittadella della salute – palazzina rosa)
Facendo seguito
• al precedente incontro del 14 marzo che ha visto la partecipazione di tantissimi familiari e delle Associazioni aderenti al Coordinamento Regionale;
• alla richiesta di incontro inoltrata al Presidente Soru;
• alle numerose attestazioni di solidarietà pervenute dalle altre Regioni
ci rivediamo in un confronto più ampio
fra tutti coloro che, come noi, ritengono che nel campo della salute mentale sia necessario un ampio coinvolgimento delle migliori forze sociali e civili della Sardegna,
per sostenere il percorso di cambiamento intrapreso dall’Assessorato Regionale alla Sanità da noi fortemente voluto.
La trasformazione dei servizi e delle pratiche in Sardegna, nell’ottica della psichiatria di comunità e della umanizzazione dei luoghi e dei rapporti di cura, a 30 anni dalla Legge 180, è atto dovuto che non può essere in alcun modo ostacolata o disattesa.
Invitiamo quindi
tutte le persone singolarmente interessate, le cooperative sociali, le associazioni culturali, gli operatori della salute mentale e dei servizi sociali, le associazioni di volontariato, le associazioni di tutela dei diritti civili, le persone impegnate politicamente, a partecipare.
Cagliari 25.03.2008
Il Segretario La Portavoce
f.to Giorgio Matteu f.to Gisella Trincas
Sorella mi sono permessa perchè ho notato la tua sensibilità sull'argomento, inutile dire che io ci sarò!
Diffondere questo testo è importante!
Ciao :-)
Ho capito male o verrai anche tu il 2 aprile?
Se è così mi fa piacere, sorella!
:-)
La vera malattia è il segreto, è il silenzio: è un cancro che rode e divora.
Vorrei scriverti due righe in privato, se vuoi.
Come posso contattarti?
Chiaramente, se non gradisci, non starò a insistere.
grazie
M@
se hai un pò di tempo passa e leggi questo blog
http://carte-sparse.blogspot.com/2008/03/lanalfabeta.html
Posta un commento